LA SPEDIZIONE DEI MILLE

“Quanti siamo in tutto? Domandò Giuseppe Garibaldi ad un ufficiale, che rispose: “Co’ marinai siamo più di mille!” Al che l’eroe dei due mondi ridacchiò:” Eh, eh, quanta gente!”
Era la notte del 5 maggio 1860, a Quarto finalmente, dopo ritardi vari, i volontari italiani si imbarcavano sui piroscafi Piemonte e Lombardo della società Rubattino, complice anch’essa di un finto arrembaggio, alla volta della Sicilia da liberare dai Borbonici.

Chissà se Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione del governo Draghi, avrà pensato a Garibaldi nel confezionare in 1000 il numero complessivo di agronomi, architetti, avocati, biologi, chimici/fisici, esperti di almeno una dozzina di discipline, ingegneri di altrettante specializzazioni, ed infine periti chimici?

“Mille e non più di mille”, era la leggenda che preannunciava la fine del mondo, e la numerologia sul numero mille è prodiga di richiami.

Ma detto questo non inutilmente, perché spesso gli indizi che si manifestano in certe formulazioni possono essere rivelatori di significati profondi, l’iniziativa Brunettiana ha il nobile scopo di suffragare le Regioni ed a loro volta gli enti locali italiani, Province, Comunità Montane, Unioni e Comuni, di personale qualificato da impiegare in essi e con essi, nel sostegno alle complesse procedure attuative del PNRR.

In buona sostanza si tratta di fornire personale “specialistico” per rafforzare la capacità di spesa del sistema Italia, soprattutto nel territorio interno e montano.

Perché questa necessità? Semplice: sono stati proprio gli enti locali a pagare il prezzo della crisi finanziaria del 2008 con tagli lineari ovunque, ma in particolare al personale.
Le Province si sono viste trasferire nelle Regioni una parte degli addetti perché, come se un boia in attesa di una sentenza capitale impiccasse l’imputato, il buon Graziano Delrio in attesa dell’eliminazione referendaria delle Province, le ha menomate nelle risorse e negli organici; così le Comunità Montane vittime di una saggistica populista, ed i Comuni delle aree interne, borghi e paesi, da sempre dimenticati.

Quindi sulla base delle richieste delle Regioni sono usciti i bandi per le varie categorie di professionisti (per esempio al Lazio ne toccano 76), da avviare per un triennio a 108.000 euro/anno,(gulp!) ancora non si è capito bene a far cosa e con un avvio (lo scoglio di Quarto?), diciamo inquietante: il bando è stato pubblicato il 30 novembre u.s. per chiudersi il 6 dicembre.

Ora la questione costituzionale dell’equiparazione dei livelli amministrativi, statali, regionali, intermedi e comunali, vale a dire una necessaria informazione e concertazione tra tutte queste componenti su come provvedere ad una effettiva carenza di personale preparato al PNRR, ma anche ai fondi strutturali europei, ancora una volta non c’è stata (ANCI ed UPI hanno fatto da foglia di fico), ed è partita la Spedizione dei Mille da 320,3 milioni di euro.

Naturalmente l’auspicio è che nonostante tutto il meccanismo funzioni e che gli euro miliardi vengano spesi tutti e bene; ma così già si profila l’ombra malferma e nebulosa dei già NAVIGATORS, che pur inutili sono stati confermati per un altro giro, perché la PA, forse anche giustamente a sostegno dei consumi, è come una grande Mamma che provvede sempre e comunque ai suoi figlioli.

 

Francesco Chiucchiurlotto