COVID-19. Regione Lazio verso la zona arancione da lunedì 15 marzo

L’ufficialità arriverà domani, venerdì 12 marzo, con la consueta ordinanza del ministro Speranza sulla nuova ‘colorazione’ delle regioni. Ma è probabile che il Lazio tornerà in zona arancione a partire da lunedì 15 marzo e, quindi, per almeno due settimane.

I bar e i ristoranti torneranno a poter fare solo servizio da asporto e gli spostamenti saranno consentiti soltanto all’interno del proprio comune di residenza o domicilio.

A questo si aggiungeranno le nuove regole che varerà a breve il governo Draghi: prevista una zona rossa o arancione per tutta Italia, a prescindere dalla colorazione delle singole regioni, per il sabato e la domenica. Non è chiaro se queste nuove disposizioni entreranno in vigore già dal weekend del 13 e 14 marzo.

 

Indice Rt: se superiore a 1 Lazio in zona arancione
Per quanto riguarda il tasso di incidenza, esso è ancora basso, se rapportato a quello di altre regioni italiane: nel periodo compreso tra il primo marzo e il 7 marzo, quello che verrà preso in esame nel monitoraggio settimanale a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, il tasso di incidenza è pari a 170 (conteggio nostro che potrebbe non essere preciso). Sarà l’indice Rt, che misura la contagiosità del virus, a determinare probabilmente il passaggio del Lazio in zona arancione: se Rt è superiore a 1 (e nello scorso rilevamento era pari a 0.98) la regione della Capitale tornerà automaticamente in zona arancione. Dalla Regione Lazio non si sbilanciano, ma avvertono: “Vediamo, ma i contagi sono in crescita…”.

D’Amato: “Contagi in crescita, torniamo a numeri di due mesi fa”
“I dati del contagio sono in aumento e raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti. Lo scenario è previsto in netto peggioramento, bisogna mantenere altissimo il livello di guardia. Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore, la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.