DBS Live Surgery, la neurochirurgia dell’ospedale Belcolle di Viterbo fa formazione

NEI GIORNI SCORSI, I PARTECIPANTI ALL’EVENTO FORMATIVO HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI ASSISTERE A UN INTERVENTO DI STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA IN UN PAZIENTE CON MALATTIA DI PARKINSON, ENTRANDO IN SALA OPERATORIA

Il 24 ed il 25 gennaio si è tenuto il corso “DBS live surgery” presso la Neurochirurgia dell’ospedale Belcolle di Viterbo.

Il corso è stato suddiviso in una sessione teorica, tenutasi il pomeriggio del giorno 24, e una sessione, il giorno dopo, in cui i partecipanti (due neurochirurghi e un neurologo proveniente da un altro centro italiano) hanno assistito all’intervento di stimolazione cerebrale profonda in un paziente con malattia di Parkinson, entrando in sala operatoria.

I discenti hanno avuto la possibilità di seguire tutti le fasi salienti dell’intervento chirurgico potendosi confrontare con il team viterbese.

Il corso, organizzato da Riccardo Antonio Ricciuti, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia e del dipartimento di Neuroscienze e organi di senso dell’Asl di Viterbo, ha ottenuto il patrocinio della SINCH (Società Italiana di Neurochirurgia), di cui lo stesso Ricciuti è responsabile della sezione di Neurochirurgia funzionale per il secondo mandato.

“La Neurochirurgia di Viterbo – commenta il direttore dell’unità operativa -, è da diverso tempo centro di riferimento per la terapia chirurgica dei pazienti con malattia di Parkinson. Da un punto di vista tecnologico, è da sempre all’avanguardia grazie all’utilizzo di tecniche avanzate chirurgiche e di imaging. Inoltre, il nostro gruppo collabora ormai da cinque anni con la Neurologia del Campus Biomedico diretta dal professor Vincenzo Di Lazzaro. In particolare, con Massimo Marano, neurologo dedicato alla gestione dei pazienti con disturbi del movimento e massimo esperto, nonostante la sua giovane età, della malattia di Parkinson”.

Nel team che ha collaborato in maniera interdisciplinare, e che ha composto la faculty del corso, oltre ai dottori Ricciuti e Marano, hanno dato il loro contributo: Daniele Mei e Vittorio Riso, specialisti ed esperti in materia di malattie del movimento della Neurologia di Belcolle, diretta da Nicola Falcone; Daniele Marruzzo, Francesca Romana Barbieri, Serena Pagano, giovani neurochirurghi del reparto viterbese; Massimo Boglione anestesista della Asl di Viterbo.

“La malattia di Parkinson – conclude Ricciuti – è un disturbo di natura degenerativa che compromette principalmente le funzioni motorie ed è caratterizzata da tremore, rigidità e dalla difficoltà della scioltezza dei movimenti. Tali aspetti generalmente controllati in una prima fase dalla terapia medica, diventano scarsamente responsivi durante il corso della malattia, quando compaiono movimenti ripetuti involontari, le discinesie e frequenti blocchi motori. In questa fase, l’intervento chirurgico di stimolazione cerebrale profonda di nuclei all’interno del cervello può migliorare in maniera importante la qualità della vita del paziente e di conseguenza dei suoi familiari. È necessario affidarsi a un team multidisciplinare esperto del trattamento di tali malattie, composto dal neurologo e dal neurochirurgo. In fase operatoria è inoltre necessario l’intervento di un anestesista capace di condurre l’intervento con paziente vigile e collaborante”.