Dl anti-Covid: da lunedì aree gialle in arancione, a Pasqua zona rossa di carattere nazionale

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Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni i cui territori si collocano in zona gialla, si applicano le misure stabilite dai provvedimenti per la zona arancione”.

Lo si legge nella bozza del Dl anti-Covid sul tavolo del Cdm. “Dal 15 marzo al 6 aprile 2021, le misure stabilite dai provvedimenti per la zona rossa, si applicano anche nelle Regioni individuate con ordinanza del Ministro della salute, nelle quali – si sottolinea in un altro passaggio – l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile”.

Inoltre “nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, per le festività di Pasqua, “disponiamo di una zona rossa di carattere nazionale, naturalmente eccetto le regioni in zona bianca”. Questa un delle proposte di nuove misure restrittive che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe presentato alle regioni.

Il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera all’anticipo dei congedi parentali, in relazione alle nuove chiusure determinate dalla stretta Covid e dall’aumento delle zone rosse. Lo si apprende da fonti di governo mentre è in corso il Cdm. La proposta sarebbe stata avanzata dal ministro della Famiglia Elena Bonetti, sostenuta dal ministro agli Affari regionali Maria Stella Gelmini.

“La diffusione del virus in questa fase è decisamente piu’ veloce a causa dell’impatto delle varianti e questo rende condivisibili le scelte che il Governo si appresta a fare con un decreto legge dettato dalla situazione epidemiologica”. Cosi’ Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. “Oggi abbiamo però un’arma in piu’: i vaccini. Tra l’altro i dati incoraggianti delle ultime settimane – ha sottolineato il Presidente della Conferenza delle Regioni – stanno dimostrando che tutte le Regioni hanno una capacità vaccinale molto più robusta rispetto all’effettiva disponibilità delle dosi”, ha aggiunto.

Per Bonaccini, quindi, “giudizio positivo” sul decreto legge che il governo si appresta a varare, “anche perché permette a noi presidenti di prendere misure provinciali”. “Il virus si sta espandendo, misure restrittive oggi, per salvare l’estate – avrebbe detto il governatore dell’Emilia Romagna secondo fonti che assistono alla riunione -. Prima le facciamo meglio è. Occorrono massima cautela e prudenza”.