Sanità Lazio. Fials, allarme coop: a rischio eccellenza dell’intero servizio sanitario

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“E’ davvero increscioso per la nostra eccellenza sanitaria assistere alla possibilità che invece di incrementare l’accesso dei nostri operatori all’interno del servizio assistenziale si provveda a stringere accordi con le cooperative per ingaggiare medici, infermieri e tecnici provenienti da Paesi extra Ue. Ma non era l’Italia nel passato più prossimo a formare grandi professionisti?”

E’ quanto esplica la Segreteria provinciale Fials di Roma dinanzi al reclutamento di personale medico dall’estero.
“I nostri giovani professionisti si sono trasferiti all’estero perché qui non riuscivano ad accedere al SSR e SSN considerando la penuria di concorsi allora oggi, per sopperire alla fuga di quelle carriere si procede contrattualizzando cittadini da fuori Europa. Ci chiediamo – precisa la nota – cosa possa rispondere l’Ordine dei Medici, la Regione, le diverse Aziende sanitarie locali, ospedaliere e universitarie dinanzi a quella che dopo la prima infornata dell’Emilia Romagna, potrebbe vedere la seconda proprio nel Lazio”.

“Ed è proprio all’istituzione regionale che chiediamo cosa ne è della graduatoria dei vincitori di concorso ed idonei espletata ma non ancora esaurita. Le normative vigenti non consentono alle Coop l’ennesima intermediazione di manodopera soprattutto se ci sono professionisti in lista con il titolo di concorso. Oltre al fatto che – prosegue la nota – con le risorse dell’erario pubblico si andranno a retribuire le cooperative senza controllare quale tipo di contratto verrà stipulato ai medici e soprattutto quale professionalità costoro vantino”.

“Chi sarà deputato alla selezione di queste professionalità? Chi in grado di controllare i titoli e l’esperienza sul campo? Vorrà dire che sempre con le risorse dell’erario pubblici i medici delle coop si avvarranno delle professionalità preesistenti nei nostri nosocomi per farsi il curriculum e l’esperienza necessaria. Aspettiamo che la Regione Lazio faccia chiarezza sul metodo e sulla tempistica di assunzione di medici provenienti da Africa, Asia, Sud America e Paesi Arabi, e che – chiosa la nota Fials – blocchi immediatamente la manifestazione di interesse per il reclutamento di medici stranieri extra Ue del San Giovanni Addolorata”