Sospensione l’Atto Aziendale, Ciambella: “La politica deve rimanere fuori dal diritto alla salute”

Luisa Ciambella

E’ arrivata dal Direttore del Dipartimento Salute della Regione Lazio, Massimo Annicchiarico, la decisione di sospendere gli atti aziendali delle Asl laziali che conferma le perplessità che Luisa Ciambella, consigliere comunale di Per Il Bene Comune al comune di Viterbo, aveva manifestato nei mesi scorsi di fronte alla decisione assunta dai vertici dell’azienda viterbese e approvata dalla stessa conferenza dei sindaci. 

Il Direttore regionale, nell’imminenza della situazione politica transitoria conseguente alle dimissioni del presidente Zingaretti, invita i direttori generali a sospendere le procedure di revisione degli atti aziendali, compreso quello proposto e approvato al “fotofinish” dalla Asl di Viterbo. 

“E’ evidente – dice Luisa Ciambella – che la decisione del dottor Annicchiarico interviene nel rispetto della legge e soprattutto conferma quanto io avevo sostenuto nel momento in cui la Asl di Viterbo aveva frettolosamente proposto e approvato la revisione dell’atto aziendale. Ribadisco, oggi, quanto sostenuto nei mesi scorsi: la politica deve rimanere fuori dal diritto alla salute dei cittadini”. 

“Mi ha stupito il voto unanime dei sindaci della provincia perché ho sempre sostenuto che fosse non solo inopportuno, ma anche deleterio approvare la revisione dell’atto aziendale visti i risultati che la Asl viterbese ha ottenuto in questi anni – continua Ciambella -. Avrebbero dovuto e devono far riflettere gli indicatori della nostra sanità, a partire dal fatto che dal punto di vista delle prestazioni sanitarie siamo 103esimi su 105 province, come ha riportato tra gli altri NewsWeek”. 

“Purtroppo – aggiunge il consigliere di Per il Bene Comune – in questa provincia, quando uno si interessa veramente della salute dei cittadini sembra che compia un delitto di lesa maestà mentre, come dimostrano le carte, questa modifica era inopportuna e non andava fatta. Chi ha preparato questo atto ha, probabilmente, lavorato in una direzione sbagliata perdendo l’ennesima occasione per dare risposte concrete ai cittadini come una soluzione percorribile alle liste d’attesa.

“Io non sono abituata a ragionare come altri e questa, sia chiaro, non è una vittoria, anzi – conclude Luisa Ciambella -: è la dimostrazione che tutti (soprattutto chi cade nella tentazione di fare la parte dell’amico degli amici) dobbiamo iniziare a lavorare verso un obiettivo chiaro: tenere fuori la politica e le logiche politiche dalla sanità pubblica e dal diritto alla salute per il bene di tutti i cittadini”.