“Amor che tutto move”, appuntamento culturale a Ferento nel settecentenario della morte di Dante Alighieri

“Amor che tutto move” è lo spettacolo andato in scena  all’area Antiche Terme per la 56esima stagione estiva di Ferento – “Tramonti in scena”, organizzata da Consorzio Teatro Tuscia con il sostegno del Comune di Viterbo, della Fondazione Carivit e dell’Ance di Viterbo, con la direzione artistica di Patrizia Natale.

Giuseppe Rescifina ha condotto lo spettacolo, commentando i versi tratti dal capolavoro dantesco; gli intermezzi musicali sono stati curati da Giancarlo Necciari, direttore artistico di Jazz Up; movimenti scenici di Alessandra Ragonesi.

Partendo dal famoso V canto dell’Inferno (Paolo e Francesca tra i lussuriosi), simbolo dell’amore peccaminoso e terreno, sono stati rievocati anche gli episodi citati nella Divina Commedia riguardanti la Tuscia. In particolare l’odio e la vendetta che portò all’assassinio di Enrico di Cornovaglia durante la messa nella chiesa di San Silvestro a piazza del Gesù, nel cuore della Viterbo medievale, il 13 marzo 1271. Autori i fratelli Guido e Simone Montfort con la complicità del suocero di Guido, Aldobrandino degli Aldobrandeschi, signore di Sovana.

È stato anche ricordato il particolare amore di Martino IV, papa francese del XIII secolo, per le anguille del lago di Bolsena. Il pontefice è collocato nel Purgatorio tra i golosi. A quanto pare morì a Perugia a seguito di un’indigestione causata dalla pietanza che più prediligeva.

La parte conclusiva è dedicata all’amore assoluto celebrato in maniera sublime nel XXXIII canto del Paradiso (preghiera di san Bernardo alla Vergine e visione di Dio), concluso con il famoso verso “l’Amor che move il sole e l’altre stelle”. Il racconto è stato un omaggio a Dante nel 700° anniversario della morte del poeta ed è un evento realizzato in collaborazione con l’associazione culturale TusciaE20 e il Comitato Dante VII.

Non poteva quindi mancare un appuntamento culturale a Ferento nel settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, luogo d’esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Dante nel 2021 rivive in celebrazioni, mostre e spettacoli. A dar voce al Sommo Poeta, presso l’area delle Antiche Terme di Ferento, è stato Giuseppe Rescifina, noto giornalista ed estimatore del fiorentino, nello spettacolo “Amor che tutto move”, omaggio a Dante. Lo spettacolo di voce, musica e movimento in uno scenario unico con sfondo di colonne e archi del teatro romano  ha incuriosito e deliziato i numerosi spettatori presenti che hanno avuto modo di approfondire alcune parti della Divina Commedia con riferimenti alla Tuscia.

Dopo la recitazione il susseguirsi di movimenti del corpo o di parte di esso, ritmato e modellato su un testo musicale appositamente scelto  allo scopo da Necciari, hanno reso eterei i momenti dell’espressione e dell’interpretazione figurata di Alessandra Ragonesi, che ha saputo comunicare agli spettatori parole in movimento con coreografie molto originali.

Conoscere e approfondire la Divina Commedia, complesso sunto tra la massima espressione delle ideologie politiche e religiose medievali e il visionario e personale punto di vista dantesco, è un obbligo morale civile e culturale. Con uno spettacolo così intenso e ricco di suggestioni, che ha spaziato dall'”Amor che nullo amato amar perdona” alle anguille del lago di Bolsena, all’omicidio avvenuto a piazza del Gesù, si è arrivati finalmente a “riveder le stelle”.