Ferento, una straordinaria serata di danza con “Giselle” 

“Il Balletto Ucraino è andato  in scena a Ferento con “Giselle”.  Lo straordinario appuntamento (due tempi per oltre 2 ore di stupendo spettacolo), il primo della Stagione Teatrale di Ferento 2022, voluto da Patrizia Natale, è stato un modo per sostenere gli artisti messi in difficoltà dalla guerra, permettendo loro di continuare a danzare. Oltre cinquecento spettatori hanno potuto seguire le eccellenti coordinazioni  di ballerini e solisti, provenienti dai più prestigiosi ensemble del Paese (coinvolto in una straziante guerra inutile e voluta dall’egoismo di un despota che sta uccidendo bambini e donne bombardando obiettivi non militari): dall’Opera Nazionale Ucraina, dall’Opera di Odessa, dal Teatro d’opera e balletto di Kharkiv.


Una straordinaria serata di danza, del repertorio classico – “Giselle”  –   eseguito ad altissimo livello dal Balletto Ucraino, sulle tavole del palcoscenico romano.
«Per Ferento  questa presenza è ricca di significato» – ha dichiarato Patrizia Natale responsabile dell’organizzazione prima dello spettacolo – «da un lato diamo  agli appassionati di danza un’occasione straordinaria per ammirare un corpo di ballo e dei solisti di altissimo livello. Ma è anche un modo concreto per sostenere degli artisti messi in difficoltà dal dramma della guerra, artisti che non possono rientrare in patria, a cui si permette di continuare a danzare e lavorare, rimanendo lontani dal conflitto».
Diretto da Anatoly Kazatsky, il Balletto Ucraino è composto da eccellenti ballerini e solisti (in tutto una quarantina, che in gran parte al momento dello scoppio della guerra erano impegnati in tournée  in Francia) formati   nelle scuole  più prestigiose  dell’Ucraina: che forniscono ballerini   all’Opera Nazionale Ucraina di Taras Shevchenko, dal Teatro dell’Opera di Odessa, dal Teatro dell’opera e balletto di Kharkiv e dall’Opera Nazionale di Leopoli.
Nomi di luoghi e città che purtroppo in queste settimane abbiamo imparato ad associare a eventi bellici terribili e inumani e che ieri sera a Ferento  invece sono stati  restituiti alla dimensione della poesia, della bellezza, dell’arte che accarezza l’anima e unisce ed emoziona le persone con un linguaggio che non conosce odio e confini.
Di primo livello e rispondenti all’eccellente tradizione della danza classica degni di essere paragonati a Carla Fracci e Elisabetta Terabust   l’allestimento: “Giselle” sulla coreografia di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa e le musiche di Adolphe Adam ha avuto  come solisti le Etoiles dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Olga Golitsya e Stanislav Olshanskyi, Oleksii Tiutiunnyk per “Il lago dei cigni” sulle coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov e le meravigliose musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. L’emozione degli artisti, molti in lacrime al termine della rappresentazione, quando i due solisti hanno tenuto per mano la bandiera ucraina e gli amplificatori hanno diffuso nella fresca serata teatrale l’inno ucraino seguito in piedi da tutto il pubblico che al termine ha applaudito intensamente.