Gianni Amelio apre la diciottesima edizione del Tuscia Film Fest

Il regista sarà ospite venerdì 16 luglio 2021 della serata di apertura per presentare Hammamet e incontrare il pubblico di Piazza San Lorenzo

Tuscia Film Fest

Il ritorno in piazza San Lorenzo di Gianni Amelio segnerà la serata di apertura della diciottesima edizione del Tuscia Film Fest.

Il regista – che ha appena concluso le riprese del suo prossimo film Il signore delle formiche – tornerà a Viterbo venerdì 16 luglio 2021 per presentare Hammamet (suo ultimo lavoro che narra gli anni finali della vita di Bettino Craxi) e incontrare il pubblico della rassegna.

 

Quello con Amelio sarà il primo appuntamento di un week end dedicato al cinema d’autore.

Sabato 17, infatti, il programma del Tuscia Film Fest prevede la proiezione di Volevo nascondermi di Giorgio Diritti (trionfatore agli ultimi David di Donatello con Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue) mentre Francesco Bruni sarà a Viterbo domenica 18 per accompagnare il suo ultimo film Cosa sarà.

 

Basato su testimonianze reali, Hammamet racconta la controversa vicenda di Bettino Craxi, politico italiano di rilievo coinvolto nelle indagini di Mani Pulite che finì i suoi giorni in Tunisia.

A distanza di venti anni dalla morte di una delle figure più ambigue nella storia della Repubblica Italiana, la pellicola fa riemergere il suo nome.

Il film si sviluppa in tre atti. Nel primo Craxi è miseramente crollato: da primo socialista con l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, finirà indagato nell’inchiesta Mani pulite, irriso a colpi di monetine. Nel secondo, scopriamo la lotta che sua figlia, Stefania, intraprese per riabilitarne l’immagine pubblica, attraverso una fondazione che portava il nome del padre. Nel terzo, il film propone l’ingresso di un misterioso giovane, il quale entrerà nell’ambiente politico della famiglia Craxi.

 

Dopo la formazione negli anni ’60, prima lavorando come operatore e poi come aiuto regista in numerose produzioni, Gianni Amelio esordisce alla regia nel 1970 con il film Rai La Fine del Gioco, a cui seguiranno diverse pellicole sperimentali.

Nel 1982 l’approdo al grande schermo con Colpire al cuore, che riscuote ampi consensi sul fronte della critica. Ma è con Porte aperte (1990) che s’impone a livello internazionale, conquistando una nomination all’Oscar nel 1991, oltre a due Nastri d’argento, quattro David di Donatello e tre Globi d’oro, per citare alcuni dei numerosi riconoscimenti ottenuti.

Dei suoi film di maggior successo ricordiamo Il ladro di bambini (Premio Speciale della Giuria a Cannes 1992), Lamerica (1994), Così ridevano (Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1998), Le chiavi di casa (2004).

Dal 2008 al 2012 è direttore del Torino Film Festival.

Tra gli ultimi lavori Il primo uomo (Premio della critica internazionale al Festival di Toronto 2011), L’intrepido (2013), Felice chi è diverso (2014), La tenerezza (2017).

Sarà, quindi, un festival a trecentosessanta gradi che potrà rappresentare vista la collocazione temporale un importante volano per gli eventi natalizi e un significativo segnale di ripresa per la città.

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Il Tuscia Film Fest sarà in piazza San Lorenzo fino al 23 luglio e si sposterà poi, per quattro sabato consecutivi, a Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino per Enocinema, un ciclo d’incontri che avranno come protagonisti il grande schermo e le cantine della Tuscia.

 

Le prevendite dei biglietti delle serate del Tuscia Film Fest sono disponibili on line sul sito dell’evento, presso la prevendita fisica del Museo Colle del Duomo di Viterbo e possono essere altresì acquistati presso la biglietteria dell’arena che sarà aperta ogni sera dalle 19.45.

Le serate di Enocinema a Palazzo Doria Pamphilj saranno, invece, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti con possibilità di prenotazione.