Lo Sciamanesimo Coevo

Sciamano

 Lampi di Filosofia … Politica

 

 

Già nell’andato ed ahimè invola ancor trascendentale
nel presente
lo stato di estasi incombe ancor per Illuminar coscienze e
 varcare momenti onirici di
amniotica politica fluita nei templi sciamanici effigiati
 nella simbologia ideologica …
Visioni … ove le finalità lasciano senza parole intanto che
l’empito fresco vento della natura
 esparge ovunque … in terre lontane e nelle immediatezze i semi
della razionalità
onde evitare ormai il precipitare degli eventi nel crepuscolo
della magia …
Le promesse … le certezze … le compiacenze e gli olezzi ingannevoli
svaniscono nei lontani spazi del futuro
ove auspichiamo che lo sciamanesimo non potrà raggiungere … mai …
quelle dimensioni …

 

Nella esegesi della contemporaneità lo sciamanesimo appare quale denominazione limitata alle superstizioni tribali del passato ed eccezionalmente sembrano esistere nel contemporaneo.

     Vidi Il volo dell’anima incombere ancor nelle civiltà del XXI° secolo anche se queste acrobazie dello spirito avvengono raramente e comunque lontane dal corpo umano, veicoliate fra i meandri della “intelligenza artificiale” che a sua volta le trasforma in “Ubiquità Galattiche e Terrestri” … Un aspetto dell’anima allegorico ed allo stesso tempo spericolato e pauroso …

Nella saga della letteratura che ode le fonetiche e sinfonie emesse dai sontuosi vocaboli …  l’epiteto Sciamano … trova le sue oniriche origini nella lingua “Tungusa”, citiamo una popolazione indigena ove le terre si adagiano nell’emisfero Asiatico Settentrionale ed accarezzano la valle dello Jenissei che volge nell’Oceano Artico e nel Mare di Ochotsk  per distendersi  poi verso il sorgere del Sole, ove le sponde artiche del lago di Bajkal  emanano tali e stupende rifrazioni da raggiungere finanche le  rive dell’immane bacino Amur provato anch’esso dai freddi orizzonti che toccano appena la Siberia, la Manciuria e la  temuta Mongolia …

In queste gelide ed affascinanti terre ebbe origine l’appellativo Sciamano che nella cultura letteraria Tungusa significa (colui che è in stato di estasi) anche se nacque in situazioni culturali e geografiche dissimili … il significato e squisitamente lo stesso.

Nella dimensione sociale contemporanea occidentale ove la passione sprigiona ed espande la nostra preparazione lo Sciamano appare sul proscenio quale dono concesso eccezionalmente e presumibilmente già nei primi momenti di adolescenza quali ispirati inequivocabilmente alla vocazione “di politica illuminata”.

Nell’età adulta possiamo evocare una maturazione quale espressione di varie fenomenologie che si manifestano spontaneamente ed imprevedibilmente allo stesso tempo e fra queste sorprendentemente s’innalza visibilmente l’inversione sessuale” elemento indispensabile senza il quale la “vocazione iniziale” sarebbe infeconda e ingannevole. È il momento della sospirata ed imminente svolta maturata inizialmente con la esibizione delle qualità “Androgine” dello Sciamano!

Un “tirocinio” sofferto, arduo e complesso e comunque propedeutico prima di raggiungere il desiderato livello della “Estasi” fortemente segnata da lunghi periodi di digiuno e solitudine che nel tempo ne consegue un aspetto di accentuata instabilità, anche se a fatica riesce a tenere sotto controllo il suo status neurovegetativo dell’invasamento animale e quello del raptus quale resistente al dolore.

Nella nostra civiltà, inoltre, lo sciamanesimo esiste e si propaga nella estensione collettiva,  in particolare trova il suo habitat naturale nella politica un aspetto curioso ed allo stesso tempo di una gravità inaudita ove la moderna “antropologia scientifica” è chiamata a “mettere mano” seriamente per individuare gli spiriti malvagi che esercitano i loro poteri sotto alcune simbologie raffiguranti gli esseri immateriali ed anche culturali che lo sciamano riesce il più delle volte ad allontanare, mentre in altre circostanze purtroppo diviene egli stesso lo “spirito guida”!

Alcune gesta ed oniriche leggende narrano che nei tempi primitivi lo sciamanesimo fosse molto diffuso nel Nord Europa ed anche sul Mediterraneo, in particolare fra gli Achei veniva praticato il (Druidismo) o meglio noti come “i Greci e l’irrazionale” sino all’imbrunire del VI e V secolo in epoca della tradizione arcaica allorquando erano in vita gli ultimi “uomini della medicina” Empedocle e Pitagora. Empedocle in persona lo possiamo ritrarre nello sciamanesimo dal momento che egli ricompone le funzioni di poeta, naturalista, filosofo, predicatore guaritore ecc..

In alcuni principi di “filosofia dell’intendere” lo Sciamano appare finanche quale risolutore e guaritore delle imperfezioni sociali ed il nostro primitivo accostamento con la politica coeva non era poi così peregrino, è appena sufficiente sfogliare alcune pagine di storia contemporanea per rilevare la evidente personalizzazione dell’uomo politico coevo con lo sciamanesimo.

L’elemento psicologico incitante con le affinità analogiche dello sciamanesimo nel contesto della politica moderna sono talmente evidenti e reali che finanche la simbologia ne inneggia la personalità di appartenenza.

La tendenza si manifesta già nelle prime apparizioni del soggetto in politica ove sfoggia un esuberante e vistoso “curriculum virtuale”  costellato da “indiscutibili” ampiezze ove brillano le qualità di risolutore delle imperfezioni sociali (guaritore, pubblico consigliere, naturalista, economista, psicoanalista, filosofo, predicatore ecc..), poi come nello sciamanesimo quello che è stato previsto e promesso non accade semplicemente perché la imperfezione della memoria cancella gli eventi irrealizzati e queste incredibili affinità fra il ciarlatano e lo sciamano (oltre che la rima)  sono semplicemente formidabili, cambia solamente il vocabolo ma la sostanza  “ c’est la même chose “  affermano i nostri stupendi cugini Francesi …

     Che il Futuro Vi Sia Amico

In memoria del giorno 26 febbraio 2021

 

Claudio Cianchella