Presentazione del libro fotografico “Brigata “Sassari” e Sardegna-Fotografie di Antonio Carruccio

Un libro fotografico ma corredato di riferimenti storici che sta facendo il giro d’Italia e presto varcherà i confini della nazione sarà presentato lunedì presso l’ex Caffè Schenardi lunedi 20 , alle ore 19, il prezioso volume “Brigata “Sassari” e Sardegna-Fotografie inedite senza censura (1912-1937)di Antonio Carruccio. Interverranno il Generale di Divisione Andrea di Stasio attuale comandante dell’AVES ed ex comandante della Brigata Sassari autore del libro, il prof Marco Pizzo, Istituto Centrale del Risorgimento italiano di Romae il collaboratore per la realizzazione del volume Sandro Solinas, per i tipi della Carlo Delfino Edizioni..

L’incontro sarà moderato dalla giornalista e scrittrice viterbese Anna Maria Stefanini. L’appuntamento culturale è stato caldeggiato dall’Associazione Sardegna in Tuscia molto presente a Viterbo.

Il volume Brigata Sassari in Sardegna fotografie senza censura dal 1912 al 1937 di Antonio Carruccio è nato dalla collaborazione tra il Generale di Divisione Andrea Di Stasio, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Museo centrale del Risorgimento (diretto dal professor Marco Pizzo), l’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU) e la famiglia Dessì Fulgheri. Il libro raccoglie 118 immagini inedite in bianco e nero e non sottoposte a censura, tratte dal fondo fotografico Carruccio – Dessì (tra oltre 2.000 scatti) scoperto e valorizzato dal Generale di Stasio insieme al suo collaboratore Sandro Solinas.

Le immagini realizzate dal Colonnello medico Antonio Carruccio possessore ai tempi di una delle più prestigiose macchine fotografiche esistenti, hanno permesso uno straordinario approfondimento dei contorni della Grande Guerra. I luoghi e le persone ed i mezzi ritratti nelle foto sono quelli del fronte bellico dell’Italia che ha visto presente la storica Brigata “Sassari”. La sensibilità del dottor Carruccio ha fatto si che riuscisse a cogliere spaccati di vita militare ma anche con puntate sulla allora sanità militare.

Il professor Pizzo: ha scritto che Il fotografo, ufficiale medico non considerando le restrizioni della censura in atto, utilizzando un suo personale apparecchio fotografico, per realizzò autonomamente delle immagini , che documentavano la personale esperienza bellica; le fotografie hanno quindi assunto il carattere di documentazione , divenendo inoppugnabili testimonianze del luogo e del giorno in cui l’ufficiale medico- fotografo era presente, immagini rare che contravvenivano ad una direttiva del 1917, emanata dal Comando Supremo delle Forze Armate che proibiva di riprendere immagini relative a situazioni nel corso del conflitto che potessero fornire elementi di intelligence al nemico.

Il Generale di Stasi resosi conto dell’importanza storica del materiale su cui aveva casualmente messo le mani ha fatto si che il tutto con la collaborazione del Museo Storico della Brigata “Sassari” fosse presentato al Ministero per i Beni e le attività culturali (MIBACT), presso il quale ha riscosso l’interesse del “Comitato tecnico-scientifico speciale per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale”, della “Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio”, ottenendo quale premio un finanziamento specifico per il Museo della Brigata “Sassari”. La pubblicazione è stata realizzata in italiano inglese e sardo riscuotendo un notevole consenso al Salone del libro di Torino.