Rino Di Martino torna sul palcoscenico dell’area Termale di Ferento 

Rino Di Martino

La stagione teatrale di Ferento, organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, prosegue nel gran caldo mitigato in quel di Ferento da fresche brezze che permettono di seguire gli spettacoli. 

Patrizia Natale, direttore artistico della stagione teatrale ha riportato sul palcoscenico dell’area Termale di Ferento  Rino Di Martino, eclettico  attore interprete di “Mamma, piccole tragedie minimali”, di Annibale Ruccello, per  la regia di Antonella Morea (aiuto regia e ideazione scene Giovanni Piscitella, realizzazione scene UpStage, costumi I Dominorosa).

Rino Di Martino

Rino Di Martino, del Teatro Bellini di Napoli, ha  egregiamente recitato i testi di Annibale Ruccello che è senza ombra di dubbio il primo  maestro teatro della malattia e del malessere, ma “Mamma, piccole tragedie minimali”, l’ultima opera messa in scena da Ruccello nel 1986, dove donne, e mamme per l’appunto, non riescono a confrontarsi con l’esterno perché “ingabbiate” in un mondo che le rende uniche protagoniste.

Rino Di Martino

Con loro ha parlato in maniera magistrale Di Martino, facendo immaginare al pubblico la loro presenza reale con dialoghi da manuale. Di Martino ha interpretato Ruccello, definito un “grande conoscitore della psicologia femminile”,  facendo esplodere in modo anche ironico  i profili psicologici in cui l’universo femminile è centrale nella rappresentazione dei drammi.

Dalla vita nei vicoli ma anche in un monastero ed in un ospedale  è stato tratto lo spunto per il testo che Di Martino  fa assumere  ai personaggi partenopei, il cui umore e l’humus sanguigno  che li caratterizza balza alla ribalta.

Quattro brevi atti unici che racchiudono tutto il senso della produzione ruccelliana, squisitamente rappresentativi dello studio che il geniale drammaturgo ha portato avanti sui cambiamenti della società, dei desideri e del linguaggio delle classi meno colte, quelle più toccate dalle prime conseguenze culturali della “globalizzazione” degli anni ’80, dalla prepotente diffusione di messaggi e miti televisivi.

“Quando mi è arrivata la proposta dal Teatro Bellini di fare la regia di un testo, ho provato un immenso piacere, ma anche una immensa paura – afferma Antonella Morea nelle note di regia – ma ho scelto la drammaturgia contemporanea di Annibale Ruccello che Rino Di Martino ha perfettamente interpretato”.