Montefiascone, ripresi gli scavi archeologici sulle rive del Lago

  In questi giorni, con il patrocinio e la piena collaborazione della Soprintendenza e dell’Amministrazione della città di Montefiascone, un gruppo di 26 giovani archeologi del Centro Nazionale di Ricerca Scientifica Francese, sotto la guida dei direttori responsabili degli scavi, Edwige Lovergne e Martin Joillet, con la supervisione dell’espertissimo Professore Vincent Jolivet, hanno dato inizio al terzo step degli scavi archeologici sul sito della proprietà del Sig. Chiarini, lungo le rive del Lago di Bolsena, nel territorio del comune di Montefiascone. 

Questa ulteriore fase di scavi e ricerche è stata possibile grazie all’impegno triennale della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Etruria Meridionale. Il sostegno economico finanziario è stato dato dalla Fondazione Francese Archeologia e Patrimonio Mediterraneo congiuntamente alla prestigiosa fondazione della famiglia Rovati che attualmente è proprietaria dell’Isola Bisentina.  L’attuale fase di scavi, iniziata il 4 luglio, si concluderà il 7 Agosto.

Dott.ssa Edwige, tre anni di scavi! Risultati positivi!

“Si. Tre fasi di scavi che hanno portato alla luce questo sito archeologico di grande importanza, anche se abbastanza danneggiato da diversi lavori effettuati in zona in tempi passati. Si tratta di un tempio pagano del periodo ellenistico fino al terzo secolo dell’epoca del primo impero romano.”

Qualcuno ipotizza che questo sito sia una parte di un complesso residenziale che s’inoltri anche sotto i fondali del lago...”

“Questo non possiamo dirlo con certezza in quanto scavi specifici non sono stati fatti e, per quanto ci risulta, non si può confermare questa ipotesi, come non la si può escludere. Solo con ulteriori specifici scavi a più ampio raggio si potrà chiarire questa ipotesi.”

 “Dott. Martin, in concreto in questa fase ove state scavando nella consapevolezza che quanto emerso, fino ad ora ci dice che siamo innanzi ad è un tempio!

“Sì, negli anni scorsi abbiamo cercato e trovato le mura di fondazione, e quindi è stato possibile realizzare la pianta edile del tempio. Quest’anno stiamo lavorando nella zona Ovest ove si trova l’altare. Ci auguriamo che alla fine possiamo avere dati più precisi e confortanti, nella migliore conoscenza di questo sito che potrebbe divenire una meta di alto interesse storico turistico. Solo al termine dei lavori speriamo di potervi dire di più.”

Pietro Brigliozzi