Vaccino… cos’è

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È una delle emanazioni intellettive dell’uomo finalizzata a stimolare il formidabile sistema immunitario

da altrettanta incredibile e razionale attività contro l’agente patogeno conosciuto dalla scienza come “Antigene”

 

         Acceduti … forse per avvenimento fortuito o qualsivoglia entrati  in dimensioni epocali che evocano razionalità e pacatezza … ove l’umanità è convocata per assumere momenti di serietà e rispetto per le sofferenze che la pandemia lascerà ed abbandonerà negli spazi e nei tempi che inesorabilmente percorreranno con la incredibile complicità della vittima … l’uomo  … la sua innata imperfezione ove affiora la tremolante e spietata insicurezza … ancorpiù  fortemente provato dalle inenarrabili tragedie che hanno ingenerato ulteriori sensibilità ed immani conflitti sociali.

 

 — Ognuno è chiamato a dare il massimo delle potenzialità razionali per il bene supremo della collettività —

 

In altri interminabili momenti abbiamo iscritto alcune specificità in materia di profilassi anche se abbiamo l’onere di osservare che molti degli umani misconoscono le conoscenze letterarie e scientifiche dell’appellativo “Vaccino”, ormai laudato e allo stesso tempo temuto dagli umani …

 

L’appellativo “Vaccino” trae origini letterarie dal latino (vacca) e rievocano l’andato 1796 allorquando il medico inglese Edward Jenner aveva osservato che alcuni contadini contagiati da vaiolo bovino non si ammalavano della “variante umana”, quindi ottenne materiale virale dalle “pustole” di una donna infetta e lo iniettò nel braccio di un giovane di 8 anni. Dopo mesi sullo stesso giovane somministrava il pus di vaiolo umano senza che egli contraesse malattia. James Phipps (questo è il nome del bambino) fu il primo ad acquisire immunità al vaiolo umano!

 

E così avvenne che siffatta espressione etimologica sull’epiteto “vaccino” schiudesse umanamente e socialmente una motivata, razionale ed altrettanto motivata riflessione connessa alla dolorosa situazione pandemica che oramai imperversa su tutta la Terra!

 

Tuttavia nell’era moderna la denominazione  ”vaccino” consiste nella preparazione genica finalizzata a procurare l’immunità acquisita e cioè (non da contatto naturale) ma conseguentemente ad una simulazione da contatto con l’agente patogeno (infezione virtuale) e nel contempo produce risposte immunitarie tali da sconfiggere l’antigene (in questo caso il virus).

 

Nelle propensioni della dinamica o metodica inerente i processi di preparazione del predetto vaccino, iscriveremo solo alcuni dati in nostro possesso nel tentativo di esemplificare ed offrire elementi comprensibili finalizzati ad avere un quadro il più chiaro possibile sulla preparazione genica del farmaco.

 

È evidente che la decifrazione attuale del genoma e la catalogazione del patrimonio genetico del virus per lo sviluppo del vaccino avviene dopo l’insorgere della infezione ove sono previste TRE fasi di sperimentazione clinica e solamente al termine di questi Test i risultati potranno essere presentati agli Organi Competenti per l’approvazione: –

 

La prima fase ovviamente è limitata ad un numero ridotto di volontari con finalità di acquisire sicurezza sui dosaggi e se questi abbiano efficacia sul complesso sistema immunitario;

La seconda fase è caratterizzata da un numero maggiore di volontari selezionati e suddivisi in gruppi differenti compresi (anche bambini ed anziani) i primi evidentemente con il vincolante consenso dei genitori;

La terza fase comprende la somministrazione del vaccino a migliaia di volontari divisi in due sezioni dal momento che ad una sezione viene inoculata o somministrata una sostanza “placebo”. In questo stadio avviene la osservazione e verifica sulla sicurezza, l’efficacia del farmaco e gli eventuali effetti collaterali.

 

Appare oltretutto ovvio che operazioni di questo genere hanno una tempistica variegata e complessa ove la scienza raramente esprime criteri e parametri senza peraltro aver individuato (come abbiamo iscritto nelle predette fasi) la sicurezza del farmaco, la efficacia dello stesso e gli effetti collaterali negli anni a venire. Ad esempio esistono “vaccini” che sono stati realizzati in due, altri in cinque, altri in dieci anni ed altri ancora come Hiv che purtroppo dopo “mezzo secolo” non sono stati ancora realizzati!

 

     Nondimeno ed innanzitutto appare doveroso enunciare che dopo “DUE Secoli” trascorsi dalla sua invenzione è quasi impossibile stabilire  quanti milioni di vite umane sono state risparmiate da queste eccezionali pratiche di somministrazione  dei vaccini, tuttavia nel contempo abbiamo il dovere di creare attenzione su altri elementi che la intelligenza umana nelle sue attività ed espressioni scientifiche può offrire per evitare nel modo più assoluto momenti di egocentricità sottoponendo nel contempo ad attenzione scientifica le molteplici opinioni o teorie che possono contribuire a creare salute e benessere al cittadino.

 

Nel riesame dell’attuale condizione pandemica disponiamo le facoltà per enunciare serenamente che esistono altre componenti o “metodologie di prevenzione” che potrebbero essere impiegate per arginare la pandemia e nostro malgrado per motivi inerenti ad atti di “pirateria scientifica”  riteniamo opportuno che la divulgazione  avvenga dopo attente valutazioni Istituzionali per evitare come nel passato recente che soggetti si approprino indebitamente di idee, teorie od ipotesi che non gli appartengono, oltretutto miseramente finalizzate ad ottenere lauti finanziamenti.

 

Il protrarsi della pandemia per interminabili mesi e purtroppo da quello che riusciamo a percepire che probabilmente avremo innanzi un periodo altrettanto eguale da trascorrere in simili condizioni, sorgono giustificati interrogativi e preoccupazioni per la salute pubblica.

 

La persistenza di periodi di inattività o la quasi immobilità fisica protrattasi nelle abitazioni crea le condizioni per favorire l’insorgere ed il diffondersi di ulteriori patologie che potrebbero avere caratteristiche forse più gravi di quelle cagionate dal Covid-19, pertanto sarebbe opportuno emanare norme che favoriscono il più possibile le attività fisiche all’esterno delle rispettive abitazioni.

 

Nello accomiatarci e consci di aver offerto il massimo impegno per la causa sublime e speriamo di aver proposto un valido contributo …

 

 “Che il futuro vi sia amico”

 

Claudio Cianchella

Renato Carrozza