Inclusive Games: il Colasanti di Civita Castellana porta a casa il titolo di primo classificato e pensa già alla prossima edizione

Inclusive Games

Ieri si è svolta al campo da baseball comunale di Montefiascone la quinta edizione degli “Inclusive Games”, i giochi inclusivi organizzati dall’Istituto di istruzione secondaria superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa – la scuola polo per l’inclusione della provincia di Viterbo con sede proprio nella cittadina falisca –, un vero esempio, bello ed entusiasmante, per la promozione della cultura dell’inclusione attraverso lo sport e le pratiche ludico-ricreative.

Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria non hanno fermato l’organizzazione dei giochi, ai quali hanno partecipato diversi istituti superiori della provincia e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Montefiascone.

Le squadre si sono sfidate in una serie di prove dimostrando il loro spirito di gruppo e le loro abilità sportive. Il tutto si è svolto rispettando le normative anti-Covid in un’atmosfera divertente, di convivialità e di condivisione dimenticando per un attimo le difficoltà di questo particolare anno scolastico oramai prossimo alla conclusione. Per l’Istituto di istruzione superiore Giuseppe Colasanti di Civita Castellana è stata la prima volta. Rappresentata dalle studentesse e dagli studenti della 3A Turistico e della 3C Liceo scientifico-scienze applicate, la nostra scuola è riuscita a portare a casa il titolo di prima classificata. In particolare, le ragazze e i ragazzi sono riusciti ad ottenere la coppa della quinta edizione in virtù dell’entusiasmo, della gioia di partecipare e dello spirito di squadra e di solidarietà che hanno saputo mostrare sul campo e che mostrano nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, la vittoria più bella ottenuta dai nostri studenti, così come da tutti i partecipanti, è la dimostrazione che una società senza barriere fisiche e psichiche, materiali e immateriali, è possibile e auspicabile. E le attività motorie e sportive sono un mezzo straordinario per veicolare linguaggi, culture e pratiche inclusive.

Anzi, l’esperienza di Montefiascone è la prova che lo sport quando è inclusivo fa davvero bene a tutti!