L’Ecosantagata si gioca il primo posto a Castelfranco

Seconda trasferta consecutiva per l’Ecosantagata Civita Castellana, che nella sedicesima giornata del girone F del campionato di serie B maschile affronta l’Arno volley a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa.

Dopo il grande successo della settimana scorsa sul campo del Villa d’Oro Modena, coach Beltrame e i suoi ragazzi si preparano a un’altra sfida difficile quanto importante, a casa dei loro primi inseguitori. L’Arno, infatti, è al secondo posto in classifica con 37 punti, 3 in meno dell’Ecosantagata.

La gara di domani pomeriggio (fischio d’inizio ore 17,30) può dare una svolta alla classifica in qualunque senso. E mister Stefano Beltrame, ovviamente, spera di tornare dalla Toscana con un primo posto ancora più saldo, anche se è consapevole della difficoltà dell’impegno. “Giochiamo contro la squadra più forte del campionato, insieme al Foligno – dice senza mezzi termini -. In questo momento la classifica ci premia perché loro hanno avuto una partenza negativa a inizio stagione e si portano dietro questo ritardo, ma dopo tre sconfitte nelle prime tre partite non hanno più perso un solo punto. Penso che basti questo a capire il livello dell’avversario che avremo di fronte”.

Ciò premesso, l’allenatore dell’Ecosantagata vuole andare a giocarsi le sue chance senza paura. “Civita Castellana gioca sempre per vincere, soprattutto una partita importante come quella di domani. Battere l’Arno aumenterebbe di molto le nostre chance di qualificarci ai playoff, ma per farlo servirà una prestazione di grande sacrificio, in cui bisognerà soffrire e tenere i nervi saldi. Sicuramente l’Arno ha più pressione di noi, perché noi resteremmo primi in classifica anche perdendo, e questo potrebbe essere un vantaggio”.

“Mi aspetto di trovare un ambiente caldo – aggiunge Beltrame – ma speriamo che non succeda come nella partita dell’anno scorso, quando qualcuno dell’Arno non riuscì a trattenere la sua esuberanza. Noi siamo i primi a credere che il tifo sia una cosa bella e siamo sempre pronti ad applaudire chi ci batte, ma vogliamo che si resti nel perimetro di quello che succede in campo”.