Vetralla, Gidari: “L’Assessore all’Ambiente Flaminia Tosini non conosce neanche gli atti depositati al comune”

Giovanni Gidari

«Di seguito alle affermazioni rilasciate dall’assessore Flaminia Tosini a mezzo stampa – afferma Giovanni Gidari, Consigliere comunale a Vetralla, – ritengo doveroso voler puntualizzare, punto per punto, quanto dalla medesima affermato affinchè i cittadini possano finalmente giudicare chi sia effettivamente in malafede.

L’assessore Flaminia Tosini  cerca di arrampicarsi sugli specchi per giustificare di aver fatto pagare ai cittadini il servizio della gestione rifiuti a peso d’oro dal 2017 senza che lo stesso sia stato erogato e di aver pagato oltre un milione di euro in più in discarica per non aver applicato il progetto approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 33 del 2013:

E’ bene ricordare ancora una volta all’Assessore Tosini che Lo stesso progetto avrebbe dovuto garantire oltre il 65% di raccolta differenziata e che lo stesso poteva essere attuato in pochissimo tempo; invece ha voluto effettuare una variante palesemente illegittima e per cercare di giustificarla ha impiegato cinque anni  facendo pagare ai cittadini i milioni di euro sopra citati.

La fatica che lei vanta per  aver avviato il servizio doveva essere assolutamente evitata per non danneggiare i cittadini, infatti:

  • La questione antimafia da lei citata era stata definita dal Consiglio di Stato con sentenza N. 1883 del 12/05/2016 riconoscendo legittimo il ricorso della cooperativa affidataria del servizio;
  • Con l’insediamento dell’Amministrazione Coppari, a giugno del 2016, e quindi con l’assessore Tosini in carica, la Ditta affidataria era legittimata ad operare,
  • Successivamente con delibera di G.M. del 23/8/2016 l’Amministrazione Coppari ha disposto la revoca della gara per giustificare un servizio “porta a porta” che peraltro era già compreso nel succitato progetto di cui alla delibera consiliare n. 33/2016. (non si comprende quindi il motivo della revoca)
  • La società pertanto ha fatto ricorso al TAR che con sentenza 4298 del 6/4/2017 ha riconosciuto fondato il ricorso stesso, mantenendo valida l’aggiudicazione del servizio e condannando altresì il comune al risarcimento danni;
  • La stessa Giunta Coppari  e quindi anche in particolare la Tosini, con atto n. 110 del 11/5/2017 ha dovuto dare indirizzo all’ufficio competente di aggiudicare il servizio alla ditta (a cui avevano revocato l’incarico) a far data dalla sentenza del Consiglio di Stato n.1883 del 12/05/2016;
  • A questo punto l’Amministrazione avrebbe dovuto far iniziare il servizio.

Invece solo in data In data 28/11/2018, con circa due anni di ritardo ingiustificato, è stato stipulato il contratto dell’affidamento del servizio concedendo alla Società affidataria tre mesi di tempo per l’avvio della gestione del servizio stesso, così come previsto dal Capitolato d’appalto.

Nonostante ciò l’Assessore Tosini invece di operare per far eseguire l’attivazione del servizio ha dato incarico all’ufficio di redigere una variante del progetto, avvalendosi anche di un tecnico esterno e di un legale con atto di giunta n. 224 del 24/10/2019. (PERCHE’?.. tenuto conto che il TAR si era già espresso sull’illegittimità delle motivazioni addotte dall’amministrazione per la revoca dell’originario progetto; motivazioni che risultano identiche a quelle per cui la variante è stata adottata)

La asserita rimodulazione del servizio da parte dell’Amministrazione con la ditta a cui era stato ceduto il ramo d’azienda non era obbligatoria in quanto la ditta subentrate avrebbe dovuto operare conformemente al progetto originario.

Tutto questo è stato evidenziato dal sottoscritto nelle innumerevoli interrogazioni da me avanzate al Consiglio Comunale a cui la Tosini stessa non ha mai concretamente risposto.

Vorrei, inoltre, evidenziare all’Assessore Tosini che l’onestà intellettuale, cui si riferisce, è stata sempre alla base di ogni mia attività sia pubblica che privata, facilmente riscontrabile.

Non so se la Tosini stessa possa effettivamente affermare altrettanto».