Il Cardinale Dominique Mamberti a Vignanello per la II uscita di S. Giacinta Marescotti

Cardinale Dominique Mamberti a Vignanello per la II uscita di S. Giacinta Marescotti

La compatrona di Vignanello S. Giacinta  Marescotti  è stata festeggiata TRA LA SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA E LA GRAZIA GIUBILARE alle solite condizioni e disposizioni spirituali DELL’INDULGENZA PLENARIA  A VIGNANELLO NEI GIORNI 29 E 30 GENNAIO.

I festeggiamenti – scrive Maria Cristina Bigarelli – si aprono con i primi vespri al Castello Ruspoli e  la Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di S. Maria della Presentazione. A presiedere i due solenni appuntamenti è Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica,uno dei massimi organi giurisdizionali della Sede Apostolica.

Al Servizio Diplomatico della Santa Sede nelle nunziature di molti Paesi del mondo,insignito di svariate onorificenze, fra cui quella di Balì Gran croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Monsignor Romano Rossi Vescovo di Civita Castellana presenta con ufficialità S.E. con la partecipazione attiva di una rappresentanza del Comitato Classe 1981,delle autorità civili e religiose,dell’Ensemble vocale Doppiounisono,della banda, dei Cavalieri dell’Ord.Costantiniano di S.Giorgio,presieduta da Roberto Saccarello,dei Sacconi e delle Dame. Prima dell’Uscita,è stata data solenne lettura del Decreto dal Sagrato della Chiesa. Con il suggestivo rito della chiamata vocazionale della Santa dalle origini nobili,il momento della  II  Uscita,che diventa così consolidata tradizione con la “T” maiuscola,ha suscitato grande commozione .

Particolarmente sentito e commovente il dialogo tra il Cardinale Mamberti, per la voce di Dio e una Dama della  Confraternita per la voce di Santa Giacinta Marescotti, che risponde alla chiamata vocazionale davanti alla porta chiusa del Castello. Un magnifico e fulgido passaggio  dal Castello alla Collegiata con i facchini,che  fanno  “danzare”,sulle note della banda,la Statua proseguendo verso il sagrato dove l’atto di affidamento del vice-sindaco si mostra a tutti  nella consegna al Priore della Confraternita il quale lo affida  a sua volta al Cardinale. Il corteo si ricompone per avviarsi in Chiesa per la Celebrazione Eucaristica, nella quale Sua Eminenza commenta il Vangelo nel quale è presentata la parabola delle dieci vergini,la quale fa parte della Liturgia delle feste ed è per questo che è stata proclamata in questa ricorrenza.

La citazione in realtà si rivolge a tutti  in un contesto di nozze combinata all’usanza del tempo, che ben si associa alla risposta della Chiamata che il Signore rivolge a Santa Giacinta, nella quale il Signore è lo sposo che bussa alla porta del Cuore, dove l’olio è la fede con le buone  opere,che essa ispira,per questo non la si può chiedere o dare in prestito:è infatti il tesoro nel cuore,segno di riconoscimento nell’incontro con il Signore e il dono da offrire quando verrà per le nozze.

Le lampade accese stanno a significare la vigilanza che occorre per non perdersi nell’ infedeltà, mantenendo la giusta carica di fede e di amore del Signore e dei fratelli. S.Giacinta prese alla lettera tali parole e si dedicò a provvedere all’assistenza dei più bisognosi,seppe coinvolgere molte persone e per questo istituì i Sacconi.L’Opera ancora oggi  trova testimonianza nei membri della Confraternita dei Sacconi e delle Dame per i quali S.E.R. augura insieme a tutti i fedeli, che possano lasciarsi amare da Dio,senza paura di  lasciarsi guidare dallo Spirito Santo poiché la santità non ti rende meno umano,in quanto è l’incontro della tua debolezza con la forza della grazia. Annuncia,così,il rinnovo delle promesse battesimali che vengono proclamate dalla Confraternita  nel toccante rito immediatamente dopo l’omelia.

Successivamente Don Baglioni saluta tutti i presenti e rivolgendosi al cardinale Mamberti annuncia e descrive il dono che la Confraternita ha preparato per Lui,consegnato da una Dama:si tratta della riproduzione del logo della Confraternita,che rappresenta l’immagine di S.Giacinta nell’atto di inviare i Sacconi alle opere di carità.Ai lati le foglie della Santa e il giacinto.Il tutto sulla medesima stoffa di sacco della quale sono cuciti gli abiti dei confratelli e delle consorelle,che in virtù della grazia ricevuta nel battesimo possano perseverare nel cammino di Santità ed essere accolti un giorno tra i benedetti dal Padre.