13 nuovi Esperti in Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale

Esperti in Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale

Dopo due anni di intenso studio 13 studenti della Scuola Biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale” (S.A.G.) del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo sono divenuti Esperti in Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale.

Si sono conclusi, infatti, il 25 e 26 marzo, con la discussione delle tesi finali presso la splendida Sala del Quattrocento del Monastero di Santa Rosa a Viterbo, i due anni di formazione della S.A.G. che hanno visto coinvolti studenti provenienti da tutta Italia.

Si sono qualificati gli studenti Barone Gabriele,  Campanale Alessia, Castronovi Cosima, Concetta Cazzaniga Ilaria, D’Ambrosio Giancarlo, Di Fusco Giorgia, Felicioni Camilla, Fiorini Elena, Mittica Gloria Paola, Scavello Rossella Schiavonea.

Hanno fatto parte della commissione per la discussione finale dei lavori di tesi della S.A.G.: la dott.ssa Sabina Angelucci (Direttore S.A.G.); il Dr. Andrea Natali (Co-Direttore S.A.G.); l’Avv. Fabrizio Ballarini (Pres. Com.Sc. S.A.G.); il Dr. Giampiero Lattanzi (Direttore Area Formazione prof. Csc Viterbo); l’Avv. Riccardo Nodari (componente Com.Sc. S.A.G.) ed il Dr. Giancarlo Garna (componente Com. Sc. S.A.G.).

La due giorni delle discussioni delle tesi finali è stata effettuata in un contesto unico come la Sala del Quattrocento del Monastero di Santa Rosa: ad accogliere docenti e studenti è stata la Madre superiora suor Francesca Pizzaia che ha portato il suo saluto agli allievi della SAG.

La Scuola Biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale” (S.A.G.) del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo forma studenti completi che hanno, come requisiti di partenza, la laurea in beni culturali; storia dell’arte; architettura; archeologia; scienze e tecnologie applicate ai beni culturali; giurisprudenza, scienze politiche; lettere; scienze criminologiche; storia e filosofia e professionisti nell’ambito della giustizia, dei musei, delle Soprintendenze; delle forze dell’ordine e di strutture culturali come pinacoteche e biblioteche.

Oggi l’archeologia e le discipline dei beni culturali trovano sempre più applicazione in ambito giudiziario: archeologi, storici dell’arte ed altri professionisti della tutela del patrimonio culturale, infatti, sono chiamati a mettere le proprie competenze al servizio di magistratura, inquirenti e forze dell’ordine, avvocati come consulenti e per redigere perizie sui danni al patrimonio culturale. La S.A.G., inoltre, permette la formazione di esperti sui principi, le tecniche e le metodologie per stabilire, in ambito giudiziario ed extragiudiziario, l’autenticità, la provenienza ed il valore economico di un reperto od opera d’arte.

I numeri danno l’idea della completezza del percorso formativo. In tutto 3 mila ore di formazione complessiva in modalità blended-learning, tra lezioni frontali, esercitazioni e studio individuale; 26 moduli didattici; una prova finale; vari eventi seminariali; convegni, workshop di approfondimento. Il percorso di studi ha previsto lezioni in sincrono e un appuntamento all’anno in presenza.

La conclusione del biennio di formazione della Scuola Biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale” ha permesso il ritorno del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo alla formazione in presenza dopo il periodo della pandemia che ha costretto ad effettuare le lezioni online.

Si prospetta, intanto, la terza edizione della Scuola Biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale” (S.A.G.) che verrà inaugurata i prossimi 15 e 16 aprile.

Il percorso di formazione iniziato nel 2021 divenendo “Esperti in Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale”.

Gli organizzatori e gli studenti ringraziano la Superiora e le consorelle “per averci accolto con tanto caloroso amore presso il Santuario – Monastero Santa Rosa mettendo nella nostra disponibilità la Sala del Quattrocento, splendida cornice alla discussione delle tesi di fine SAG.

Grazie Suor Francesca per aver contribuito a rendere queste due giornate indimenticabili!”.