Ferento, domani “La saga dei Bonaparte. Il rifugio di Luciano in Maremma”

Ferento

“La saga dei Bonaparte. Il rifugio di Luciano in Maremma” è l’appuntamento in cartellone nell’area antiche terme domenica 1° agosto (ore 19.30) per la 56a stagione estiva di Ferento – “Tramonti in scena”.

Luciano Bonaparte fu il fratello “ribelle” della famiglia, entrò in conflitto con Napoleone dopo essere stato l’artefice dei successi che lo portarono a diventare l’imperatore.

Il rapporto di Luciano con la Tuscia è importante perché a lungo soggiornò nella Maremma dopo essere diventato principe di Canino e Musignano.

Rimasto vedovo di Christine Boyer (1800), che aveva sposato nel 1794, sposò Alexandrine de Bleschamp, vedova del banchiere Jouberthon, entrando per questo in contrasto con il potente fratello che aveva per lui altri piani. Costretto per questo all’esilio, si stabilì a Roma nel 1804 dove godette dell’amicizia di papa Pio VII. Si stabilì a Canino. Nel 1809, con l’annessione di Roma e degli stati pontifici alla Francia, costretto praticamente in una sorta di arresti domiciliari si rassegnò nuovamente all’esilio e s’imbarcò per gli Stati Uniti, ma la nave sulla quale viaggiava fu catturata dagli inglesi che lo tradussero in Inghilterra. Riconciliatosi con il fratello Napoleone quando iniziarono i Cento giorni, dopo Waterloo si ritirò prima in Inghilterra e poi nuovamente a Roma. Nel 1814 fu nominato Principe di Canino. Trascorse il resto della sua esistenza fra la Maremma laziale e Viterbo dove morì nel 1840. E’ sepolto con la moglie nella nella collegiata di San Giovanni e Sant’Andrea a Canino.

Giuseppe Rescifina, in occasione del 200°anniversario della morte di Napoleone rievocherà la storia di Luciano Bonaparte con la presenza di un esperto in grado di rivelare alcuni aspetti singolari e sorprendenti della vita di un uomo di lettere, fine pensatore che si dedicò a studi archeologici e alle collezioni d’arte.