Ferento, grande spettacolo di Marco Morandi e Claudia Campagnola

Tra i 20 spettacoli in cartellone per la 56esima stagione estiva di Ferento – “Tramonti in scena” – organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia con la direzione direzione artistica di Patrizia Natale ( che tutti si chiedono come sia riuscita a mettere insieme tanti spettacoli interessanti) c’è ne è stato uno il 10 agosto dove i due mattatori della serata Marco Morandi e Claudia Campagnola hanno coinvolto il pubblico facendolo partecipare attivamente a cantare in coro alcune significative canzoni. Uno spettacolo “Chi mi manca sei tu (omaggio a Rino Gaetano) frizzante, emozionante, creativo all’antico teatro di Ferento, raccontato , nella notte di San Lorenzo(lo spettacolo ha infatti superato il tamonto finendo a riflettori accesi nella fresca notte) , con la narrazione di aneddoti divertenti e momenti intensi della vita del cantautore.Ma chi era Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (nato a Crotone il 29 ottobre del 1950 deceduto a Roma, 2 giugno 1981 a seguito di un incidente stradale), è stato un cantautore italiano, (definizione che lui odiava ha detto la Campagnola nel corso dello spettacolo), che viene ricordato per la sua voce ruvida, per l’ironia e i profondi testi caratteristici delle sue canzoni, nonché per la denuncia sociale spesso celata dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati.

Gaetano arrivò in alcuni suoi brani a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura.

Crocevia della sua carriera fu l’esperienza sanremese con Gianna , canzone non amata dal cantautore, ma che divenne una hit di grande successo. ragica e prematura fu la sua scomparsa, dovuta a un incidente stradale che lo portò via all’età di trent’anni.

Ma le sue canzoni e i racconti sul suo vissuto , fanno scoprire la storia di uno dei cantanti italiani più amati e discussi, che ha lasciato un patrimonio di canzoni che colpiscono ancora oggi, a distanza di più di 30 anni, per la loro modernità musicale e testuale. Le più belle canzoni di Rino Gaetano interpretate magistralmente da Marco Morandi e illustrate nel loro intimo da Claudia Campagnola che con enfasi ha coinvolto il pubblico, hanno riscosso un notevole successo. La regia dello spettacolo è di Toni Fornari. Rino Gaetano era controcorrente, ma intelligentemente ironico nella denuncia e soprattutto lungimirante.

E’ stupefacente quanto sia attuale la canzone del 1978 “Nuntereggaeppiù”. Sembra scritta oggi tranne per alcuni personaggi che per ragioni anagrafiche non ci sono più. Rino era oltre anzi, come dicono i giovani, era avanti. In un concerto del 1979 disse: “Credo che in futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni che grazie alla comunicazione di massa (internet?) capiranno che cosa voglio dire questa sera e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale”. Incredibile il fatto che, in una delle sue prime canzoni, “La ballata di Renzo”, predisse ciò che successe alla sua morte.

Nella canzone La ballata di Renzo, scritta dieci anni prima e rimasta inedita, Rino Gaetano racconta le vicende di un giovane morto in circostanze molto simili alla sua, tanto che alcuni hanno sostenuto che in quella ballata il cantante avesse predetto la sua morte. « Il folto pubblico presente allo spettacolo a Ferento ha applaudito calorosamente i due artisti tanto che Morandi ha affermato: -Li sento spontanei me li prendo? Si me li prendono servono. I circa 200 spettatori poi al termine dello spettacolo a gran voce hanno richiesto un bis e anche un tris. Una bellissima serata al Teatro Romano e guarda un po fresca e ventilata.