Il Prefetto Bruno consegna 3 Medaglie d’Onore

Dopo la presenza in piazza dei caduti alla deposizione di una corona di alloro in memoria dei caduti di tutte le guerre il prefetto Giovanni Bruno con le autorità civili e militari nella sala Coronas della Prefettura ha proceduto alla consegna medaglie d’onore in occasione della festa della Repubblica Italiana, in memoria di cittadini, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti.

Foto G De Zanet Medaglie Ai Deportati 4

Una medaglia d’onore è stata concessa alla memoria di  Cutigni Armando, nato a Viterbo il 23 gennaio 1913. Partecipò alla II Guerra Mondiale sul fronte greco – albanese nei ranghi della 9^ sezione mista Carabinieri. Successivamente partecipò alle vicende belliche che coinvolsero la 10^ sezione mista. Nel novembre 1942 la sezione si trasferì in Sicilia e si distinse per il soccorso prestato alle popolazioni colpite da un violento bombardamento alleato il 9 luglio 1943. Fu catturato il 12 settembre 1943 sul fronte greco e internato nello stalag 13 D presso Norimberga e nello stalag 10 B di Sandbostel (Amburgo). Evase dalla prigionia il 13 aprile 1944 e fece rientro in Italia l’11 giugno 1944. Ha ritirato la medaglia il figlio Franco Cutigni.

Foto G De Zanet Medaglie Ai Deportati 2

Altra onorificenza è stata  concessa a Potenziani Filippo, nato a Fumone il 19 agosto 1924. Fu fatto prigioniero di guerra dalle truppe tedesche a Lodi in data 9 settembre 1943. Assieme a altri commilitoni fu deportato in Germania, in condizioni tragiche e disumane, su carri adibiti al trasporto bestiame nei quali rimase rinchiuso per diversi giorni, percorrendo migliaia di chilometri e assistendo, durante il viaggio, alla morte per stenti ed esecuzioni sommarie di decine di prigionieri. Alla fine di questo viaggio arrivò in un campo di lavoro in Germania, a Dorsten nella Renania- Westfalia. Con la connotazione di IMI (Internato Militare Italiano) fu sfruttato per il lavoro coatto all’interno di una delle fabbriche tedesche per la produzione bellica di proiettili per cannoni, senza cibo nè indumenti adatti. Fu sottoposto a violenze fisiche e morali indicibili e vide morire molti dei suoi compagni di camerata. Gravemente malato, al momento della liberazione, pesava 34 kg. Venne rimpatriato per l’intervento da parte della Croce Rossa internazionale, il 25 agosto del 1945. Ha ritirato la medaglia il figlio Elvio Potenziani.

Foto G De Zanet Medaglie Ai Deportati 3

Infine la terza medaglia  è stata consegnata alla memora  a Nicola Ranucci, nato a Soriano nel Cimino il 7 agosto 1893. Ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale quale subalterno e successivamente quale comandante di batteria in reparti di artiglieria da fortezza. Richiamato nel settembre del 1939, ha combattuto in Africa settentrionale con il grado di Maggiore e Tenente Colonnello. Rientrato in Italia nel 1942, dopo un periodo di convalescenza, fu destinato dapprima a Riva del Garda e quindi il 5 gennaio 1943 fu trasferito a Mantova, in forza al 122° reggimento artiglieria di marcia, quale comandante del 26° gruppo cannoni. Il 9 settembre dello stesso anno fu catturato dalle truppe tedesche a Mantova ed internato in diversi campi di concentramento situati in Polonia e in Germania fino alla data del 5 aprile 1945 quando fu liberato dalle truppe canadesi. La Croce Rossa Italiana ne comunica l’effettivo rientro sul suolo italiano in data 19 settembre 1945. Fu insignito di tre croci al Merito di guerra e dell’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto. Ha ritirato la medaglia il nipote Marco Ranucci.