Il Vescovo Fumagalli ha incontrato i giornalisti per la Festa di San Francesco di Sales

Vescovo Lino Fumagalli

Il Vescovo Lino Fumagalli ha incontrato i giornalisti della Diocesi per la Festa di San Francesco di Sales patrono della categoria presso la Chiesa dei Santi Valentino e Ilario a Viterbo con una solenne Celebrazione Eucaristica. Questo è l’ultimo incontro ufficiale con la stampa cattolica di Monsignor Fumagalli in quanto il prelato in prossimità dell’estate compiendo 75 anni lascerà il suo incarico. Fumagalli ha ripetuto durante l’omelia la parola ascoltare, ascoltare suppone comunicare recependo l’ascolto della realtà che ci circonda nella sua più totale complessità. Il vescovo ha fatto riferimento alle parole del Santo padre che nel corso della giornata mondiale delle comunicazioni sociali ha affermato: “In noi esiste il desiderio sconfinato di essere ascoltati”. Un desiderio che spesso rimane nascosto, ma che interpella chiunque sia chiamato ad essere educatore o formatore, o svolga comunque un ruolo di comunicatore: i genitori e gli insegnanti, i pastori e gli operatori pastorali, i lavoratori dell’informazione e quanti prestano un servizio sociale o politico. Ascoltare con l’orecchio del cuore. Il vescovo Lino ha invitato i giornalisti ad ascoltare di più, facendo un riferimento anche all’Europa che non diventi un insieme di staterelli ma un completo sistema di uomini che sanno ascoltare le esigenze del prossimo.

Vescovo Lino Fumagalli

Il vescovo di Viterbo ha anche sottolineato che il Papa ha chiesto anche agli operatori della comunicazione di rammentare che l’ascolto corrisponde allo stile umile di Dio.

C’è un uso dell’udito che non è un vero ascolto, ma il suo opposto: l’origliare. Infatti, una tentazione sempre presente e che oggi, nel tempo del social web, sembra essersi acuita è quella di origliare e spiare, strumentalizzando gli altri per un nostro interesse. Al contrario, ciò che rende la comunicazione buona e pienamente umana è proprio l’ascolto di chi abbiamo di fronte, faccia a faccia, l’ascolto dell’altro a cui ci accostiamo con apertura leale, fiduciosa e onesta.

Vescovo Lino Fumagalli

La mancanza di ascolto, che sperimentiamo tante volte nella vita quotidiana, appare purtroppo evidente anche nella vita pubblica, dove, invece di ascoltarsi, spesso “ci si parla addosso”. Questo è sintomo del fatto che, più che la verità e il bene, si cerca il consenso; più che all’ascolto, si è attenti all’audience. La buona comunicazione, invece, non cerca di fare colpo sul pubblico con la battuta ad effetto, con lo scopo di ridicolizzare l’interlocutore, ma presta attenzione alle ragioni dell’altro e cerca di far cogliere la complessità della realtà. In pratica la celebrazione della messa in memoria di San Francesco di Sales è stato un richiamo ai giornalisti affinché siano capaci di ascoltare e riportare le esigenze e la realtà del mondo in cui viviamo, utilizzando sempre la onestà di riportare la verità, non quella asservita..