La scuola ‘Pietro Egidi’ di Viterbo impegnata nel Progetto Erasmus+

L’Erasmus+ per l’Istituto Comprensivo “P. Egidi” di Viterbo non si ferma e si adatta al momento storico della Pandemia Covid 19.

Il Progetto Erasmus +KA2 “We are looking for future Olympic Stars” coordinato dalla Slovacchia e con la partecipazione dei paesi partner Croazia, Bulgaria e Romania, ha come obiettivi principali quelli di motivare gli alunni a partecipare ad attività sportive in modo regolare, conoscere la didattica e la metodica della motricità di base, in particolare l’apprendimento dell’atletica leggera, migliorare l’uso della lingua inglese, sviluppare un interesse per uno stile di vita sano attraverso approfondimenti sulle tematiche riguardanti una sana alimentazione e l’importanza di svolgere attività fisico motoria in ambiente naturale.

Il progetto è stato avviato nel mese di settembre 2019, prima del blocco delle scuole per l’emergenza sanitaria che ha colpito tutta l’Europa. La scuola Egidi è riuscita a partecipare, in presenza, alla prima mobilità svoltasi a Kardzhali in Bulgaria dal 18 al 22 novembre 2019. A questo incontro hanno partecipato sei studenti (selezionati attraverso un bando di concorso) e tre insegnanti.

Gli studenti hanno mantenuto i contatti durante il periodo di pandemia attraverso scambi virtuali, nel periodo natalizio e delle festività pasquali e partecipando tutti al concorso incentrato sul gesto del camminare “Covid 19 I won’t stop”, pianificato dai docenti in vista della proroga del progetto che si concluderà ad agosto 2022.

In questo momento in cui la mobilità delle persone è ancora fortemente limitata, i docenti e gli alunni esplorano nuove strade e sperimentano le “mobilità virtuali”. Si va avanti!
Gli alunni partecipanti al progetto Erasmus “We are looking for future Olympic Stars” guidati dalle insegnanti Annamaria Esposito e Germana Peverini, hanno preso parte dal 5 al 7 ottobre alla seconda mobilità del progetto in modalità virtuale.

L’incontro online con gli studenti degli altri paesi partner è stata una bella sfida, gli studenti della scuola di Osijek in Croazia, paese ospitante, guidati dai loro insegnanti ci hanno accolto con un abbraccio virtuale, presentando canti, brani musicali e danze tradizionali che sono stati apprezzati da tutti i presenti con un gran plauso. Dopo i saluti di benvenuto da parte anche del Dirigente della scuola di Osjiek, tutti gli alunni sono scesi in campo per esercitarsi, guidati dai propri docenti, sulle tecniche di salti e corsa argomento trattato dalla Croazia in questa mobilità.

Gli studenti italiani si sono esercitati sia nella palestra scolastica che presso il Campo Scolastico di Atletica Leggera di Viterbo. In palestra si sono svolte esercitazioni sulle tecniche di base della corsa veloce e dei salti. I ragazzi hanno svolto esercizi di preparazione alle fasi che caratterizzano la corsa: fase di spinta, fase di volo, fase di ammortizzazione e la tecnica specifica della corsa come, fase di accelerazione, fase lanciata preceduta da esercitazioni legate alle partenze sia codificate (blocchi) che non, ed esercitazioni dei salti con esercizi specifici per ciascuna fase: corsa, stacco, volo e atterraggio. L’ultimo giorno gli alunni hanno svolto un test finale sui metri 60 sulla pista del campo scuola.

Per ciascun alunno è stato registrato il tempo e stilato una classifica. I risultati in tempo reale sono stati confrontati con gli altri paesi.

Probabilmente le emozioni che avrebbero provato gli studenti nel trascorrere con i loro amici stranieri una mobilità in presenza, sarebbero state enormi. Purtroppo l’emergenza coronavirus ci ha privato di vivere appieno l’esperienza internazionale, ma l’incertezza della situazione non ci ha fatto perdere la voglia di andare avanti perché dopotutto siamo fedeli al motto del nostro progetto che con la pandemia è divenuto” Covid 19 I won’t stop”!
Seppure in mobilità virtuale, gli incontri offriranno a tutti i partner la possibilità, se pure in parte, di conoscere il patrimonio culturale del paese ospitante, di condivisione, di costruzione del senso dell’inclusione e della cooperazione in una prospettiva globale.