Nella giornata mondiale dell’amicizia parliamo dell’importanza di diventare amici anche e soprattutto di se stessi.

Florea

Prenderci del tempo per noi, credere un po’ di più in noi stessi, regalarci una piccola coccola quotidiana, riposarci, ascoltarci, calmarci, rassicurarci, non giudicarci ingiustamente, perdonarci, piangere anche per noi, abbracciarci, domandarci come stiamo, pensare di più al nostro benessere: sono tutti ingredienti indispensabili per il nostro benessere psicologico, fisico e socio-relazionale; sono tutte cose di cui abbiamo bisogno ma che spesso ce ne dimentichiamo o che diamo per scontate.

Le sofferenze e i disturbi psichici hanno radici ben più profonde di quanto noi vediamo. Antichi bisogni inascoltati o inesauditi ci possono influenzare il presente – futuro facendoci agire senza rendercene conto anche in modo disfunzionale per la nostra evoluzione, oppure vuoti interiori possono farci riempire la nostra vita talmente di tante altre persone o cose che non abbiamo più spazio per noi, ancora traumi o determinate esperienze attraversate possono farci vivere con il senso di colpa o di inefficacia facendoci sentire non meritevoli di cura o attenzioni. Eccetera. Sono solo alcuni esempi della non amicizia che nutriamo verso noi stessi.
Il dimenticarsi di se stessi può dunque spesso sfociare in veri e propri problemi psicologici e di vita, che possono anche tradursi o manifestarsi in disturbi psicologici, come ad esempio i disturbi d’ansia oppure i disturbi psico-somatici, ecc.
Al contrario, dandoci il giusto valore, la stima e l’affetto che meritiamo, ma anche prendendo consapevolezza di una propria ipotetica mancanza o di un proprio ipotetico disagio, miglioreremo il rapporto con noi stessi incrementando l’auto-amicizia e di conseguenza ne beneficerà anche il nostro benessere e la qualità della nostra vita.

Dott.ssa Claudia Florea – Psicologa Psicoterapeuta – Viterbo e Online
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