OO.SS. Polizia Penitenziaria: “A Mammagialla ormai siamo oltre la frutta”

Mammagialla

«Presso la Casa Circondariale di Viterbo continuano ad aumentare le problematiche gestionali dovute alla forte carenza di personale affiancata ad un pianta organica inadeguata alla struttura.

«Nel periodo pre-covid avevamo già evidenziato la problematica grave in cui già a suo tempo versava l’Istituto ed ora si è ulteriormente aggravata. Nel gennaio 2020 abbiamo manifestato in piazza del comune, con uno corteo per le strade della città di Viterbo, incontrando anche le autorità locali ed abbiamo sentito tante belle parole alle quali però non sono seguiti fatti concreti.

Poi, con l’arrivo della pandemia, visto quanto succedeva in altri penitenziari della penisola e ritenendo più necessario affrontare le problematiche della realtà viterbese, abbiamo optato nel congelare la protesta e impegnarci ad affrontare nel miglior modo possibile le difficoltà giornaliere.

Durante questi lunghi mesi l’organico della Polizia Penitenziaria, nel ruolo agenti assistenti, si è ulteriormente depauperato tra distacchi, trasferimenti, pensionamenti ed altri eventi poco gradevoli. A questi vanno aggiunti gli alti numeri di personale che, vincitore di idoneo concorso negli anni precedenti, ha transitato meritatamente a Ruoli superiori: in parole povere abbiamo avuto una ulteriore riduzione della pianta organica nel Ruolo Agenti e Assistenti pari a 50 unità circa.

In aggiunta c’è da considerare che ogni giorno ogni Agente è costretto a ricoprire più posti di servizio contemporaneamente, ed ora, con il piano ferie in atto, sarà molto più difficile affrontare le problematiche quotidiane.

Normativamente dobbiamo garantire ordine e sicurezza all’interno e all’estero dell’Istituto nonché  provvedere alla tutela dei ristretti…beh ad oggi questo è diventato quasi impossibile.

Siamo arrivati al punto che si rischia di non poter soccorrere un detenuto in caso di necessità urgente.

Ad oggi non si hanno notizie su un eventuale futuro incremento di personale ma si ha la certezza che il poco personale rimasto è allo stremo: turni di servizio che arrivano anche a 12 ore, riposi saltati per consentire il diritto alle ferie estive, già ridotte al minimo…insomma chi resta a lavorare sarà costretto a turni massacranti.

L’estate è calda ma “al fresco” lo sarà di più.

Per tutto questo chiediamo l’intervento dei Superiori Uffici, delle autorità locali e non, per un urgente ed immediato intervento teso a migliorare l’attuale situazione in attesa di una risoluzione del problema e successivamente con una revisione della pianta organica ed un forte incremento di personale il prima possibile».

Così comunicano per le rispettive organizzazioni sindacali Luca Floris (SAPPE), Felice Maffettone (SINAPPE), Salvatore Carrano (UILPA) e Maurizio Orlandi (FNS CISL).