Rete degli Studenti Medi di Viterbo: Investimenti sull’istruzione e ripensamento del sistema scolastico

Rete degli Studenti Medi di Viterbo

«Il 6 Marzo – comunica Teresa Pianella per la Rete degli Studenti Medi di Viterbo – abbiamo svolto il nostro IV congresso provinciale online. L’evento, che ha rappresentato un grande punto di inizio per la nostra associazione, si è chiuso con l’elezione di Bianca Piergentili come Segretaria Generale e della Segreteria Provinciale, composta da Teresa Pianella, responsabile dell’organizzazione, e Sofia Bianchini, Bianca Cimagalli, Andrea Grazini, Sabrina Joian e Alessio Valletta come membri della Segreteria.

“Come Rete degli Studenti Medi di Viterbo dobbiamo aspirare ad essere il Sindacato studentesco, un punto di riferimento per gli studenti che sia in grado di coinvolgerli, contando su spazi di discussione che dalla singola scuola coinvolgano le dimensioni provinciale e regionale” afferma la neoeletta Segretaria Generale.

All’iniziativa, che ha coinvolto quasi cento partecipanti, hanno partecipato anche il Presidente della Provincia Pietro Nocchi e vari rappresentanti di sindacati e associazioni come Maria Grazia Chetta della CGIL e della FLC, Anna Maria Eramo dello SPI, Marco Trulli dell’Arci, Chiara de Carolis della Casa dei Diritti Sociali, Lucia Ferrante di AUCS, Gianmaria Oroni di Demos, Ginevra Ceccarini della GFE, Manuela Benedetti del PD Viterbo, Roberta Leoni di Rifondazione Comunista Viterbo e Francesco Boscheri dei GD Viterbo.

Inoltre, sono intervenuti i rappresentanti delle strutture regionali della Rete degli Studenti Medi del Lazio e della Basilicata, oltre a studenti dalle province di Frosinone, Roma e Rieti e di altri territori.

“La scuola rimane e deve rimanere sempre il luogo dell’educazione per eccellenza: pubblico, laico e aperto a tutti e tutte.” Prosegue Bianca Piergentili. ”Ora abbiamo bisogno di investimenti sulla scuola e sull’istruzione pubblica, abbiamo bisogno un ripensamento radicale del sistema scolastico per dare una nostra proposta, come studenti, sulla scuola che vogliamo.”

E’ dunque questa la grande battaglia che ci assumiamo la responsabilità di portare avanti da questo congresso in poi: la battaglia per una scuola diversa e che sia considerata il meccanismo centrale del grande sistema della società».