Viterbo, consegna di un moderno defibrillatore a La Quercia

Ieri mattina, alle ore 9,30, a La Quercia, nei pressi del bar Mama’s, si è svolta una significativa ma semplice cerimonia da parte dei soci della associazione “Sardegna in Tuscia” per la consegna di un moderno defibrillatore. L’Associazione Sardegna in Tuscia nasce per la volontà di mantenere vive la cultura e le tradizioni sarde nel territorio della Tuscia viterbese.

Gruppo 2

La volontà dei Soci Fondatori è stata quella di creare una Associazione dove i sardi e gli amici della Sardegna si potessero conoscere e riconoscere nel rispetto di valori comuni, non trascurando la diffusione e condivisione degli stessi attraverso iniziative culturali e ricreative di vario genere.

Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Viterbo Giovanni Bruno, il sindaco Giovanni Maria Arena, il consiglio direttivo e molti soci di Sardegna in Tuscia tra gli altri erano presenti il dottor Claudio Matteini, (che ha tenuto in Prefettura tempo fa, insieme a altro personale sanitario, un corso per l’uso corretto del defibrillatore (corso per esecutori BLS-D), il parroco della Quercia don Massimiliano Balsi , la famiglia di Giuseppe Cossu (giovane scomparso all’età di 24 anni, viterbese di origini sarde, lavorava nell’officina dl padre Piero nel quartiere del Murialdo) a cui è stato intitolato il defibrillatore, alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, fra i quali Gianmaria Santucci, Ludovica Salcini, Antonio Scardozzi, Carlo Marcoaldi, Il parroco don Massimiliano Balsi ha impartito la benedizione e ha sottolineato come il gesto di altruismo e valore morale della donazione di un apparecchio importantissimo per le persone sia davvero encomiabile rammentando il periodo difficile che sta vivendo l’isola sarda a causa dei numerosi incendi.

I ringraziamenti di tutti sono andati anche anche a coloro che hanno contribuito all’acquisto del defibrillatore, in particolare a Francesco Cancellieri, al bar Mama’s e al dott. Matteini, Sulla teca che contiene l’apparecchio come si è detto c’è una targa con il nome di Giuseppe Cossu, che era anche socio e sostenitore dell’associazione Sardegna in Tuscia.

Defibrillatore