Viterbo, illustrato il progetto finale di restauro e riqualificazione delle ex scuderie Sallupara

Presso la sala del Consiglio di Palazzo dei Priori, l’assessore ai lavori pubblici e al centro storico Laura Allegrini, alla presenza del sindaco Giovanni Maria Arena, del dirigente del settore LLPP Massimo Gai dell’ing. Lorenzo Piacentini è stato illustrato il progetto finale di restauro e riqualificazione delle ex scuderie Sallupara, nell’ambito della riqualificazione del quartiere San Faustino.

A prendere per prima la parola è stato l’assessore Laura Allegrini che ha sottolineato come il tutto sul recupero delle Scuderie è avvenuto a seguito delle richieste finanziarie ottenute, grazie dalla Fondazione Carivit oggi Banca Intesa. Stiamo procedendo in maniera spedita ha rimarcato l’Allegrini in quanto i finanziamenti vengono concessi se alla fine l’immobile è reso funzionale. Quindi il nostro scopo è stato quello di dare vita ad un progetto per arrivare presto ad una funzionalizzazione.

E’ ovvio per tutti che l’opera è enorme e quindi probabilmente nel tempo ci saranno anche altri stralci che porteranno al completamento delle parti limitrofe, ma il primo stralcio di cui parliamo è il lavoro che rende funzionare le scuderie di Sallupara. Conoscete tutti la storia del luogo sottolinea l’Allegrini , nel 1200 quando venne rifatta la cinta muraria che inglobò la parte di Piazza della Rocca.

 

 

In un angolo pieno di casette e di casupole nel 1350 come spesso accaduto nella storia vengono demolite per il rinascimento della Rocca Albornoz, che viene completata con la struttura delle scuderie, scuderie che vengono ammirata in tutte le nazioni , questo lo si evince dallo scritto del 700 di papà Albani. La scuderia era considerata tra le più belle mai realizzate, era lunga 64 m x 14 a tre navate con soffitto a volta e ed è talmente bella che viene presa d’esempio in tutta Europa.

Abbandonata diventa poi un carcere mentre La Rocca diventa brefotrofio e poi successivamente colpita dagli eventi di guerra. vicenda più drammatica è quella del 1944 ridotta in malo modo. La missione di recuperarla è stata ‘idea dell’amministrazione di Marini e soprattutto fu fatta un’operazione importante sul terreno demaniale. Tranne una piccola parte che poi vedremo quanto interessante che deve essere ancora acquisita per questo progetto. L’ Allegrini con orgoglio dice che l’argomento della presentazione odierna rappresenta una priorità dell’amministrazione attuale per renderla fruibile. Il progetto di recupero è a più ampio respiro in quanto tende alla valorizzazione del quartiere di San Faustino. Il quartiere bello per certi versi ancora incorrotto rispetto ai danni che dal punto di vista urbanistico poteva subire necessita di valorizzazione, per questo abbiamo inviato alla Soprintendenza un progetto per il recupero del Lavatoio di via Signorelli, mentre è già stato completato il restauro della torre pentagonale e poi il dirigente LLPP Gai che ha seguito il progetto in maniera certosina ha affermato che sono stati stanziati i fondi per il rifacimento della pavimentazione di Piazza San Faustino di via San Lupara e la riqualificazione della Piazzetta in prossimità della Trinità. L’idea è quella di armonizzare il tutto includendo anche Via Maria Santissima Liberatrice. Arena ha ringraziato sia il progettista ingegnere Lorenzo Piacentini che successivamente ha spiegato come siano stati fatti i lavori dove in alcuni momento la preparazione e la serietà professionale della ditta Ciorba ha permesso il supermanto di diversi difficoltà che il dirigente Massimo Gai. Grazie Laura, ha dichiarato Arena grazie a te come assessore lavori pubblici che hai ripreso il testimone di una importante iniziativa che nasce appunto come è stato detto dall’idea dell’allora sindaco Marini che ottenne dalla regione. Sicuramente nel corso degli anni ci sono stati sempre degli imprevisti come il rivenimento di bombe e armi della guerra, ma ora le Scuderie avranno la loro rinascita.