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L’uso dell’inglese รจ vietato in molti campi in Francia da anni, e nessuno si lamenta

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“Mi permetto di scriverLe perchรฉ ho letto con interesse il Suo articolo alla pagina seguente: https://www.ontuscia.it/rp/la-lingua-batte-368041

Volevo solo segnalare – scrive Daniel De Poli – che l’uso dell’inglese รจ vietato in molti campi in Francia da anni, e nessuno si lamenta. Inoltre, questo tipo di reato – uso illegale dell’inglese – dร  luogo ad azioni legali da parte dell’associazione per la difesa della lingua francese Francophonie Avenir, che spesso sfociano in condanne :
https://www.francophonie-avenir.com/fr/L-anglomanie-traitee-sur-le-plan-juridique/434-Affaires-gagnees-par-l-Afrav

Il governo francese stesso รจ stato citato in giudizio in diversi casi :
https://www.francophonie-avenir.com/fr/L-anglomanie-traitee-sur-le-plan-juridique/433-Proces-en-cours-contre-l-anglomanie (casi 3, 4, 5 e 10) 

Ed รจ stato condannato il 20 ottobre 2022 per uso illegale del marchio Health Data Hub :
https://www.20minutes.fr/societe/4006812-20221024-francophonie-terme-health-data-hub-pourra-plus-etre-utilise-gouvernement

Allo stesso modo, il mese scorso sono state avviate quasi venti cause legali per uso illegale di anglicismi :
https://www.lefigaro.fr/langue-francaise/francophonie/apres-la-tour-eiffel-les-defenseurs-du-francais-visent-notre-dame-20230320
https://www.lefigaro.fr/actualite-france/pass-my-provence-let-s-cagnotte-la-croisade-du-collectif-osez-le-francais-contre-les-anglicismes-dans-l-espace-public-20230320
L’uso dell’inglese รจ vietato anche all’interno delle aziende, che siano pubbliche o private. Infatti, tutti i documenti di lavoro, compreso i software (logiciel in francese), devono essere legalmente disponibili in francese (quindi senza anglicismi). Le aziende che forniscono documenti in inglese ai propri dipendenti o che li fanno lavorare con software in inglese sono quindi nell’illegalitร . Ecco cosa dice il codice del lavoro:

ยซQualsiasi documento contenente obblighi per il dipendente o informazioni necessarie per l’esecuzione del suo lavoro deve essere redatto in francese. ยป
A seguito di questa legge, alcune aziende sono state pesantemente sanzionate per l’uso illegale dell’inglese. Ad esempio la societร  americana GEMS nel marzo 2006, condannata a una multa di 570.000 euro per aver trasmesso documenti in inglese senza traduzione ai propri dipendenti francesi. Stesso discorso per le societร  Nextiraone ed Europ Assistance, anch’esse condannate per aver voluto imporre ai propri dipendenti software in inglese senza traduzione:http://www.rfi.fr/actufr/articles/111/article_79206.asp

Lo stesso vale anche per Danone, condannato nel 2012:
https://www.20minutes.fr/france/967329-20120706-danone-salaries-obtiennent-traduction-francais-logiciel-interne
Piรน generalmente, gli anglicismi devono essere evitati il โ€‹โ€‹piรน possibile perchรฉ considerati un pericolo da molti popoli. Questo รจ il motivo per cui molti paesi hanno adottato politiche terminologiche attive per sostituirli. Possiamo citare Francia, Quรฉbec, paesi di lingua spagnola, Armenia, Turchia e persino Islanda, che รจ sicuramente il campione in questo settore. Questa impresa neologica รจ ovviamente fondamentale perchรฉ una lingua che prende solo in prestito dall’inglese e che non รจ piรน in grado di descrivere la modernitร  con le sue stesse parole perde il suo prestigio internazionale. Sono un grande difensore della lingua francese contro gli anglicismi, e faccio la domanda seguente: chi vorrebbe ancora imparare il francese (lingua difficile) se questa lingua non fosse piรน nemmeno in grado di descrivere le realtร  moderne con le sue stesse parole? La francizzazione dei prestiti, per quanto possibile, รจ fondamentale se non si vuole che il francese diventi un sabir anglicizzato, che inevitabilmente non avrร  piรน alcun prestigio internazionale. Perchรฉ preferiamo sempre l’originale alla copia. Questo desiderio di evitare gli anglicismi si ritrova anche nello statuto di France Tรฉlรฉvisions:
ยซ Il personale che lavora in onda รจ tenuto a utilizzare correttamente la lingua francese, in conformitร  con le disposizioni della legge n. 94-665 del 4 agosto 1994. Si astiene quindi dall’utilizzare termini stranieri quando hanno un equivalente in francese. ยป 
Gli anglicismi rappresentano dunque un pericolo a lungo termine per l’italiano, tanto piรน che, a differenza dei prestiti dei secoli precedenti, i prestiti attuali tendono a non essere piรน italianizzati e quindi non rispettano quasi mai le regole di ortografia e pronuncia dell’italiano. Inoltre, in Italia, non esiste una politica terminologica come nei paesi francofoni. Con la conseguenza di un’invasione del linguaggio quotidiano da parte degli anglicismi: computer, software, hardware, mouse, browser, homepage, link, know-how, byte, database, thread, chip, file, privacy, social network, provider, lockdown, ecc. . .         

Al contrario, alcune lingue come l’islandese, l’armeno o il cinese non hanno praticamente preso prestiti da lingue straniere. Ad esempio, una lingua come il cinese – lingua della futura prima potenza economica mondiale – non usa alcun anglicismo, e designa con ideogrammi tutte le realtร  moderne. Qualche esempio :

Chaรฎne de blocs (in inglese blockchain) : ๅŒบๅ—้“พ

Mรฉgadonnรฉes (in inglese big data) : ๅคงๆ•ฐๆฎ

Jeune pousse (in inglese start-up) : ๅˆๅˆ›ไผไธš

Infonuagique (in inglese cloud computing) : ไบ‘่ฎก็ฎ—

Coentreprise (in inglese joint-venture) : ๅˆ่ต„ไผไธš

Ordinateur (in inglese computer) : ็”ต่„‘

Logiciel (in inglese software) : ่ฝฏไปถ


In conclusione, mi auguro che l’italiano riesca, come si fa in altre lingue, a limitare fortemente il numero degli anglicismi, che in nessun modo servono alla lingua italiana. Inoltre, questa onnipresenza dell’inglese in Italia conferisce al paese l’immagine deplorevole e offuscata di una colonia anglosassone. Questo atteggiamento di sottomissione all’inglese da parte di molti paesi europei รจ lontano anni luce dalla grandezza del generale de Gaulle, che difese spudoratamente la lingua francese ovunque potรฉ, come dimostra la seguente lettera, da lui scritta :โ€œLa lettera del generale de Gaulle del 19 luglio 1962, riesumata dai suoi archivi, da qualche giorno incanta i social network. Sicuramente indirizzata al Ministro delle Forze Armate, Pierre Mesmer, รจ cosรฌ formulata: โ€œCaro Ministro, ho notato, particolarmente in campo militare, un uso eccessivo della terminologia anglosassone. Vi sarei obbligato a dare istruzioni affinchรฉ i termini stranieri siano proibiti ogni volta che si puรฒ usare una parola francese, vale a dire in tutti i casi “queste ultime parole essendo scritte a mano…”Link (lien in francese): https://twitter.com/quatremer/status/1306867577512230912/photo/1“.

Redazione Ontuscia
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