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L’Università Agraria rilancia l’allevamento delle lepri del Centro della Roccaccia

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L’Amministrazione dell’Università Agraria, finalmente rilancia l’allevamento delle lepri del Centro Aziendale della Roccaccia concedendo in concessione all’Associazione “Gli Sparatori” di Tarquinia l’impianto. Dopo aver espletato le procedure amministrative previste per l’aggiudicazione della struttura arrivano le prime parole di soddisfazione da parte dell’Università Agraria di Tarquinia.

Il Presidente Alberto Tosoni: “Abbiamo evitato con questo affidamento l’ammaloramento dell’impianto di allevamento delle lepri che era oramai praticamente in disuso da anni, un deterioramento che sarebbe stato inevitabile in quanto, conti alla mano, la gestione diretta era già risultata poco redditizia e con la scelta di affidare a terzi l’allevamento abbiamo anche salvaguardato il cospicuo investimento fatto in passato.

La rivisitazione della gestione è stata anche l’occasione per aggiustare alcune carenze della struttura ereditata, optando per una delocalizzazione di una parte di questa in un sito più idoneo e attinente alla sua funzione; una scelta importante non solo basata su una migliore praticità logistica delle attività connesse al centro aziendale, ma anche al fine di tutelare il benessere degli animali stessi che saranno in questo modo allontanati dai rumori e fastidi derivanti dall’attività umana limitrofa, sia agricola che ricettiva, dannosa per un animale molto sensibile agli stress provocati dai suoni diversi dall’ambiente naturale. 

L’allevamento recuperato e riposto in attività, oltre ad essere un’entrata certa per le casse dell’Ente che tra l’altro parteciperà anche alla condivisione degli utili conseguiti, riprenderà la sua funzione di ripopolamento della lepre italica quale attività fondamentale del mondo venatorio. Una fattiva risposta data al territorio che si potrà avvalere di un allevamento in loco gestito da esperti e appassionati del settore che saranno in grado di assicurare le dovute garanzie per una selvaggina di zona e sana a tutela del rischio della trasmissione di malattie pericolose per gli animali”. 

Tosoni ricorda: “Le lepri che saranno riprodotte nell’impianto della Roccaccia a cura dell’Associazione “Gli Sparatori” saranno, dopo il periodo di ambientamento previsto per aumentare la capacità di adattamento dei piccoli leprotti, poi affidate agli Atc di zona che provvederanno direttamente all’immissione sul territorio.  

Un risultato importante figlio di considerazioni attente e ponderate intraprese nel rispetto sia dell’aspetto economico e sia del rapporto con l’ambiente faunistico venatorio territoriale che, in attesa della ripresa dell’attività potrà contare su un ripopolamento selezionato e sicuro”. 

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