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Civita Castellana, trovati quasi 50Kg di droga in casa di un 40enne

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Erano da poco trascorse le 9 del mattino quando l’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile del NORM di Civita Castellana, nel corso di servizio specifico di controllo del territorio, ha notato per strada un uomo di circa 40 anni che percorreva a piedi una delle vie principali del centro civitonico.

Intuito che non si trattasse di una persona del luogo, in quanto mai visto prima di allora, i militari lo hanno raggiunto e sottoposto a controllo, durante il quale hanno notato un malcelato nervosismo da parte dell’uomo.

Condotto in caserma per gli accertamenti successivi, nel corso della perquisizione personale è stato rinvenuto un modico quantitativo di sostanza stupefacente, ma sufficiente a indurre i carabinieri a decidere di estendere la perquisizione presso il domicilio, sito in Magliano Sabina.

Nonostante l’uomo continuasse a negare la presenza di altro stupefacente presso l’abitazione, la perseveranza operativa dell’equipaggio ha consentito di rinvenire inizialmente alcuni panetti di sostanza stupefacente tipo hashish, di varie fogge e dimensioni, poi degli involucri più grandi contenenti ognuno quaranta panetti dalla grandezza di una saponetta.

Sequestro Droga 2

Alla fine della conta, è stato rinvenuto un quantitativo pari a 47 chilogrammi di hashish e 300 grammi di cocaina, nonché materiale atto al confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro.

L’uomo, risultato già gravato da precedenti specifici, è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato associato al carcere “Mammagialla” di Viterbo.

Le risultanze investigative sono tali da far ritenere che il notevole quantitativo di stupefacente non fosse destinato alla piazza locale, ma evidentemente già stoccato ed evidentemente destinato a rifornire più piazze di spaccio a cavallo tra Lazio ed Umbria.

Della vicenda, appare doveroso porre in risalto il fiuto investigativo dei militari che, nello svolgere un regolare turno di servizio, hanno saputo individuare una persona tra tante, apparentemente normale, probabilmente con l’unico neo di non essere del luogo e quindi di non essere mai stato controllato prima, dimostrando l’efficacia di un’attività preventiva condotta con competenza e accuratezza. Il malcapitato, infatti, ha provato a depistare gli inquirenti ma è chiaro che gli involucri contenenti stupefacente erano destinati a un centro di spedizione o presso dei box postali (di quelli utilizzati per inviare e ricevere plichi) per essere inoltrati agli acquirenti.

E’ una modalità di esercizio del traffico di stupefacenti che si è particolarmente sviluppata nel periodo della pandemia da Covid-19.

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