Orte, Direzione Domani propone ristori: 30 euro giornalieri a bar e ristoranti, 50 a piscine e palestre

valentina Polo

A seguito della definizione di “Zona arancione” avvenuta per il Lazio lo scorso 17 gennaio, il tessuto economico del nostro Comune, – comunica Direzione Domani, Gruppo politico di Orte – già provato come tutto il territorio nazionale dagli effetti della pandemia da virus COVID19, ha risentito degli inevitabili riflessi ed attività commerciali come  bar e ristoranti piuttosto che servizi alla persona come piscine e palestre, hanno visto ridursi drasticamente le proprie entrate.

«La nostra proposta, inviata a mezzo posta elettronica certificata a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale – afferma il Presidente Valentina Polo -è stata quella di riconoscere a tutte le categorie sopraindicate del Comune di Orte  un  contributo economico paritetico al periodo di sofferenza. La stessa nota l’abbiamo inviata anche a tutte le categorie colpite dal provvedimento governativo cosicché esse stesso potessero chiedere conto senza la nostra intermediazione.

Bar e Ristoranti: 30,00 euro al giorno ciascuno per ogni giorno di ZONA ARANCIONE a partire dal 17.01.2021 (al fine di sopperire con un piccolo segno di prossimità, alle spese vive sostenute a fronte dei mancati guadagni).

Palestre e Piscine: 50,00 euro al giorno ciascuno per ogni giorno di chiusura a partire dalla dichiarazione di ZONA ARANCIONE ovvero il 17.01.2021 (al fine di sopperire alle spese di utenze/costi fissi pur sapendo che è una goccia nel deserto dei grandi disagi. Ad oggi infatti sono tra le attività ATECO di cui è prevista la chiusura).

La copertura economica di questi aiuti riteniamo  debba essere a fondo perduto e non escludente di altre eventuali, possibili e future paritetiche iniziative (governative e regionali che siano), trova ragione nelle indennità a cui Sindaco, Giunta comunale che sempre hanno dichiarato rinunciare e non percepire. Parimenti anche per le indennità dei Consiglieri di minoranza i quali tante volte hanno chiesto lumi sulle loro rinunce.

Noi abbiamo verificato che in Albo Pretorio comunale nessun atto esprime l’impiego di questi fondi e da qui la nostra proposta.

In  questo momento storico più che mai dobbiamo fare in modo di essere vicini ai cittadini e alle imprese senza tralasciare nessuno in ogni modo possibile».