Stralcio cartelle fino a 1000 euro, il Comune di Acquapendente non aderisce

Segretario di Stato Terrosi

La sindaca Terrosi: “Importi minimi e rateizzabili. Recuperare tributi vuol dire più servizi al cittadino”


Il Comune di Acquapendente non aderisce all’applicazione dello stralcio parziale delle cartelle esattoriali per i crediti di importo residuo fino a 1000 euro, previsto dalla Legge di bilancio 2023 per le somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora. Come da norma, l’amministrazione ha adottato in consiglio comunale entro il 31 gennaio 2023 lo specifico provvedimento con cui esercita la facoltà di non applicare l’annullamento.

Lo stralcio riguarda i carichi fiscali affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione nel periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Quindi non vengono stralciati gli importi dovuti a titolo di capitale, rimborso spese per procedure esecutive e diritti di notifica delle cartelle. Le somme residue relative alla quota capitale restano invece dovute. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada, l’annullamento è limitato ai soli interessi e non alle sanzioni in sé.

Abbiamo deciso di non aderire allo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro – spiega la sindaca Alessandra Terrosi – perché si tratta di importi minimi e riteniamo che con il loro annullamento non si darebbe un segnale positivo ed equo. Inoltre, chi è in difficoltà nel versare queste somme ha la possibilità di rateizzarle e quindi di essere messo in condizione di regolarizzare la propria posizione attraverso pagamenti ulteriormente ridotti e dilazionati. Teniamo a ricordare – conclude – che attraverso i recuperi tributari il Comune può disporre di risorse importanti per continuare a garantire nonché potenziare i servizi al cittadino“.