Nato negli anni Sessanta, il marketing si è notevolmente evoluto nel corso del tempo, specie durante gli ultimi due decenni. Lo sviluppo del digitale, infatti, ha ampliato a dismisura le possibilità comunicative e, di conseguenza, quelle promozionali, grazie alla disponibilità di canali più flessibili e in grado di raggiungere un pubblico molto più ampio in tempi estremamente rapidi. Ciò nonostante, i moderni approcci strategici di marketing e promozione del brand includono anche risorse apparentemente ‘tradizionali’ come i gadget o gli accessori personalizzati. Questo tipo di soluzioni fanno leva sui principi del visual marketing, una disciplina sviluppatasi a partire dagli anni Sessanta e divenuta poi estremamente diffusa.
Cos’è il visual marketing
Il visual marketing è la disciplina che analizza il rapporto esistente tra un oggetto fisico, il contesto in cui quest’ultimo viene collocato e l’immagine dell’oggetto stesso. Ampiamente utilizzato nelle moderne strategie promozionali, il visual marketing integra svariate discipline, dalla psicologia cognitiva all’economia, con l’obiettivo di realizzare al massimo le potenzialità comunicative di un oggetto.
Le teorie di visual marketing si basano sul presupposto che la percezione di un articolo materiale da parte dell’osservatore sia cambiata rispetto al passato. Un tempo, infatti, la funzione pratica e quella estetica di un oggetto fisico venivano percepite distintamente; nella percezione moderna, invece, l’oggetto e l’immagine si fondono in maniera inscindibile, ossia l’aspetto funzionale e quello estetico-comunicativo sono integrati e non più divisi.
Promozione e visual marketing
In ambito promozionale, si fa ampio ricorso ai principi del visual marketing; il motivo è semplice: in virtù della mutata percezione, l’oggetto fisico assume la capacità di veicolare un messaggio. Questa prerogativa viene sfruttata dal marketing per valorizzare l’immagine di un brand, per rafforzare l’identità visiva e la reputazione del marchio presso il pubblico.
Dal punto di vista pratico, l’applicazione dei principi del visual marketing si traduce nello sviluppo e nella realizzazione di un oggetto con caratteristiche materiali, funzionali ed estetiche ben precise, in grado di implementare una specifica funzione comunicativa. In aggiunta, per dare risalto all’identità visiva del brand viene applicata una personalizzazione che, in genere, è costituita dalla riproduzione del marchio.
Le teorie di visual marketing si possono applicare a qualsiasi oggetto che possa avere una funzione promozionale, dai gadget destinati alla distribuzione gratuita alle shopper bag. Anche le buste, infatti, essendo parte del packaging, hanno un ruolo di rilievo nel creare l’identità visuale del brand e, al contempo, promuoverla al di fuori del negozio di provenienza. Anche per questo, lo sviluppo e la realizzazione di una shopper bag personalizzata dovrebbe essere affidata a specialisti del settore, così da individuare più facilmente la soluzione adatta alle proprie esigenze all’interno di un catalogo ampio e diversificato, come quello visitabile su www.mistershopper.it. In tal modo, è possibile valutare correttamente tutte le caratteristiche della bag: formato, dimensioni, materiale, fattura del manico e, naturalmente, il design e la collocazione della personalizzazione.
Perché il visual marketing è importante
Un oggetto realizzato in base ai principi di visual marketing è in grado di veicolare non solo l’immagine del marchio ma anche i valori che lo contraddistinguono. La combinazione dei colori, ad esempio, è in grado di suscitare emozioni e sensazioni differenti mentre la scelta di materiali riciclati o sostenibili esprime chiaramente l’attenzione del marchio verso l’ambiente e l’impatto del packaging.
In aggiunta, un oggetto personalizzato – specie uno di medie o grandi dimensioni come una shopper bag – rende il marchio non solo più riconoscibile ma anche più visibile, in quanto viene ‘esposto’ ogni qual volta viene utilizzato. Naturalmente, se il prodotto ha una qualità estetica e materiale molto elevata, esso contribuisce a creare un’associazione positiva con il marchio da parte di chi lo ha ricevuto in omaggio e ne fa uso regolarmente.
