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Pini di Tarquinia, Giulivi: “Non poteva andare in altro modo”

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La disputa sul taglio dei pini lungo v.le Mediterraneo, non poteva avere esito diverso, afferma con soddisfazione il sindaco Alessandro Giulivi alla luce di quanto ha scritto la Regione Lazio.

Nel tardo pomeriggio di eri, mercoledì, ventiquattro aprile, è giunta la comunicazione ufficiale da parte del competente Ufficio Urbanistico e politiche abitative, pianificazione territoriale e politiche del mare della Regione Lazio che ha fatto chiarezza sulla disputa, a tutti nota, rispondendo all’esposto inoltratole, con la seguente affermazione: “L’estirpazione è stata effettivamente motivata da esigenze di sicurezza stradale e incolumità pubblica”.

La segnalazione era stata inviata da parte della Soprintendenza archeologica, dalle Belle arti e paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, ed altre associazioni ambientaliste alla Regione, circa un mese fa, sostenendo che non vi erano state le dovute autorizzazioni al taglio dei pini.

Il suddetto competente Ufficio della Regione Lazio  ha risposto in modo molto chiaro affermando testualmente. “Dall’esame della documentazione pervenuta, si è potuto riscontare che l’estirpazione dei pini sia stata effettivamente motivata da esigenze di sicurezza stradale e incolumità pubblica e che, già nel 2022, la prefettura di Viterbo, aveva espressamente sollecitato l’amministrazione comunale con l’adozione di iniziative specifiche ed eventuali provvedimenti in relazione alla pericolosità degli alberi in viale Mediterraneo”.

All’Amministrazione comunale, dunque non è stato addebitato nessun provvedimento e nessuna sanzione pecuniaria, visto che le operazioni sono state effettuate nel totale rispetto delle normative.

A conclusione della comunicazione si legge ancora “Alla luce di quanto accaduto, fatte salve eventuali autonome valutazioni della Soprintendenza formulate nell’esposto presentato, si ritiene  che non sussistano motivi di rilevante interesse pubblico connessi con la tutela dei luoghi che giustifichino provvedimenti di questa Direzione sugli atti già adottati”.

L’attuale documento assume una grande valenza di principi: la sicurezza stradale e l’incolumità pubblica, come oggettiva ragionevolezza suggerisce, ha la precedenza su qualunque altra teoria e considerazione; apre alla possibilità di adottare lo stesso provvedimento in altre Vie e Viali che versano nelle stesse condizioni, come Via Axia e  Viale del Porto Clementino; sancisce che la prassi seguita con prima il taglio poi la messa a dimora di piante più idonee è la logistica idonea da seguire.

                                                                                      Pietro Brigliozzi

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