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Bomba in via De Gasperi, la Prefettura informa i cittadini di Viterbo

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In Prefettura si è tenuta una conferenza stampa per informare la popolazione sulle dinamiche del trasferimento dell’ordigno rinvenuto in via De Gasperi alla quale hanno partecipato il prefetto Gennaro Capo, la sindaca Chiara Frontini, il questore Fausto Vinci, il Generale di Divisione Andrea di Stasio, comandante dell’AVES e responsabile del presidio militare di Viterbo, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Massimo Friano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Carlo Pasquali, e il capitano Luigi Prencipe del 6° Genio Pionieri di Roma.

Il prefetto ha spiegato che si è provveduto a presidiare l’intera area già transennata, con l’ausilio delle Forze di Polizia e della Polizia Locale di Viterbo. Tale presidio continuerà ad essere assicurato h24, fino a cessate esigenze.

La Prefettura ha provveduto, a sensibilizzare il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS) e il Comune ha provveduto per il Centro Operativo Comunale (COC).

La conferenza stampa è il seguito della prima riunione di coordinamento in Prefettura durante la quale, in attesa di ulteriori approfondimenti tecnici da parte degli artificieri, è stato fatto un primo punto della situazione sulle possibili esigenze.

E’ stata già messa in atto un’ordinanza per interdire l’area circostante il cantiere alla circolazione dei mezzi pesanti. La popolazione sarà tenuta costantemente informata. 

Gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma hanno provveduto a mettere in sicurezza l’ordigno bellico, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto nei giorni scorsi in Via de Gasperi. L’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione presumibilmente inglese simile a quella rinvenuta nel 2007, è stato rinvenuto mentre veniva effettuato uno scavo in un cantiere edile.

L’operazione è stata suddivisa in due fasi: la fase attuata dai militari del Genio è stata quella della messa in sicurezza e successivamente dopo un controllo più approfondito, in quanto il deterioramento non permette l’identificazione delle matricole e quindi della provenienza, nella seconda fase verrà deciso o un despolettameno o lo svuotamento che potrebbe essere attuato con due sistemi diversi compreso il congelamento e quindi il trasporto in scurezza per il brillamento dopo il 1° maggio.

Dall’inizio del 2013, gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri hanno disinnescato oltre 4000 ordigni, tra questi 10 bombe d’aereo, 1793 bombe a mano, 17 mine e più di 800 colpi da mortaio.

Il 6° Reggimento Genio Pionieri è uno dei 12 reggimenti del Genio dell’Esercito in grado di intervenire per la bonifica degli ordigni esplosivi e dei residuati bellici ed è responsabile delle province di Roma, Viterbo, Rieti, Frosinone, Perugia, Terni, L’Aquila e Teramo.

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