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“Il bagno” sul palcoscenico delle antiche terme di Ferento

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La rappresentazione teatrale andata in scena sul palcoscenico delle Antiche Terme di Ferento, il Bagno è il terzo capitolo della trilogia “Da soli non si è cattivi”, tre atti unici, tre storie, tre quadri visionari legati dal filo rosso di relazioni amorose complicate, ironiche, in perenne crisi, in cui ogni giorno è un massacro per la coppia. Il lavoro si intrinseca sull’amore, sull’importanza che ha l’approvazione dell’altro per riuscire ad amare noi stessi. La follia del quotidiano travalica i limiti della razionalità, scavalcando ogni sentimento, ogni primordiale istinto.

I testi di Tiziana Tomasulo attraverso un’ironia raggelante imprigionata all’interno di un “bagno” uno stretto mondo claustrofobico che esalta ossessioni, manie di grandezza e desideri di vendetta. I due eccellenti protagonisti dell’episodio, danno la sensazione di essere incapaci di amare. Desiderosi e bisognosi di farlo ma terrorizzati dal reale incontro con l’altro.

Dietro alla loro incapacità si nasconde la vergogna per quello che sono, insieme alla frustrazione per la prospettiva di una vita destinata alla solitudine, Francesca Farcomeni e Francesco Zecca con una mimica spettacolare fatta di silenzi assordanti, danno uno spettacolo sull’amore e sull’importanza che ha l’approvazione dell’altro per riuscire a amare noi stessi fantasiosa, ironica ma reale. Quindi un principe azzurro che stura un cesso e una Biancaneve con scarpe rosse che lo osserva, seduta su un bidet. Questi due soggetti dovrebbero essere gli interpreti di una felice storia d’amore e invece lui stura il cesso riportando alla realtà momenti di tempo perduto, mentre lei stupita e scioccata guarda, ascolta, pensa se la loro storia d’amore sia finita.

Quella interpretata dalla coppia potrebbe sembrare un’ironia raggelante all’interno di un mondo claustrofobico ma che alla fine fa comprendere come l’amore possa superare tutto. Una ottima interpretazione teatrale al Tramonto sull’idilliaco scenario delle antiche terme di Ferento che avrebbe meritato molto più pubblico.

Lo spettacolo è tratto da “Da soli non si è cattivi”, tre atti unici dedicati a Matteo Latino di Tiziana Tomasulo, regia Fabiana Iacozzilli con Francesca Farcomeni e Francesco Zecca, aiuto regia Francesco Meloni, scene Fiammetta Mandich, costumi Gian Maria Sposito e Davide Zanotti, una produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Cranpi.

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