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Montefiascone, cosa nasconde il blocco dei lavori lungo lago?

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I lavori di risanamento e bonifica, con l’eliminazione di canne e piante infestanti nel lungo lago di Montefiascone in direzione Bolsena, voluti dall’assessore Angelo Merlo, sono fermi da oltre una settimana e molti cittadini non ne trovano una ragionevole spiegazione.

Con un’interpellanza, nell’ultimo Consiglio comunale del trentuno dicembre duemilaventitre, l’opposizione ha richiesto la motivazione che ha comportato il blocco dei lavori.

Nel rispondere all’interpellanza, l’Assessore ai Lavori Pubblici ha affermato che i lavori non sono stati bloccati ma sono da ritenere terminati.

La ditta Bionova, che conduce i lavori, ha confermato che nei giorni cuscinetto tra il blocco dei lavori e la seduta del Consiglio comunale, i Carabinieri Forestali hanno effettuato un sopralluogo di verifica e controllo. I Forestali, non solo hanno espresso positivi apprezzamenti per quanto si stava facendo, ma hanno anche approvato in pieno quanto previsto nel pacchetto dei lavori, compresi quelli ancora da realizzare come l’estirpazione delle radici.

Durante i lavori per l’estirpazione delle canne infestanti che decretano la morte delle cannarelle in acqua (specie protetta), erano stati trovati residui inquinanti di vario genere: spezzoni di vecchie barche in vetroresina, copertoni in gomma di ruote d’auto, ferracci di ogni genere, tanto materiale del quale ne era stata programmata la rimozione e la conseguente consegna in discarica nella seconda fase dei lavori.

Nella terza fase dei lavori era prevista la messa a dimora di molte piante fornite dal Biodistretto del Lago di Bolsena. Ora le piante sono parcheggiate presso la ditta Bionova che sta eseguendo i lavori  in conformità a quanto stabilito nella delibera con l’Amministrazione Comunale e parimenti lamenta la necessità di metterle a dimora in tempi brevi. Bionova lamenta anche l’impossibilità di preparare il terreno ed il completamento dei lavori che prevedono anche la realizzazione di una staccionata di protezione.

L’affermazione fatta dall’assessore ai lavori pubblici durante il Consiglio comunale contrasta con quanto afferma l’amministratore delegato di Bionova.

Così su questi lavori è calato il mistero, si ipotizza che con il proseguimento delle attività si rischia di scoprire irregolarità presenti in quel tratto di lungo lago e c’è anche chi assicura l’esistenza di un esposto fatto dai proprietari del terreno rimasto da bonificare.

                     

Pietro Brigliozzi

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