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Roberto Vannacci alle Terme dei Papi per presentare la sua opera e dialogare con il folto pubblico presente

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VITERBO – Conferenza stampa alle terme dei Papi organizzata da Umberto Fusco per presentare alla stampa viterbese il generale Roberto Vannacci, che ha presentato successivamente il suo libro “Il Mondo al contrario” in una sala gremita come non mai, che ha movimentato l’ambiente politico italiano. Umberto Fusco ha dato il benvenuto al generale Vannacci, precisando che si tratta di un incontro senza colori politici, organizzato da un’associazione privata.


“Il mondo al contrario”, un libro di grande successo, che ha attualmente venduto 220.000 copie. Il generale Vannacci ha sostenuto di essere aperto alle critiche e alle contestazioni e che molto spesso “chi ha criticato Il Mondo al contrario non ha letto il libro”. “Devo alla stampa la promozione e il successo del libro – ha ironizzato il Generale, dicendo che i due giornalisti Pucciarelli e Cazzullo inconsapevolmente sono stati i potenziali promotori della divulgazione del libro. La censura abbiamo constatato è sempre esistita, ma oggi c’è una “nuova censura”, quella di alcuni librai che si rifiutano di vendere libri che secondo loro non rispecchiano il loro credo politico o quella di chi viene escluso dai saloni del libro. A volte molti denigrano libri mai letti. Il Mondo al Contrario ha ricevuto circa 5200 recensioni, molte delle quali positive. Le critiche provengono soprattutto da chi il libro non l’ha letto.


Le tesi sostenute nei dodici capitoli , sono state rivendicate nel corso della conferenza stampa con forza dall’autore, che non è un personaggio qualunque, ma un generale dell’esercito italiano con una carriera prestigiosa alle spalle. Vannacci è stato comandante dell’unità militare Task Force 45 nella guerra in Afghanistan, del contingente italiano durante la guerra in Iraq, della Folgore e del reggimento paracadutisti Col Moschin; il Generale è un rappresentante delle Forze Armate italiane, e ha ricevuto delle onorificenze, come l’Ordine al Merito della Repubblica italiana.


Molte recensioni, su Amazon, sono positive se non addirittura entusiastiche.
Nel saggio, autoprodotto, Vannacci scrive con un linguaggio deciso e a tratti piuttosto colorito, alcune sue opinioni che potrebbero  «provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità».
Vannacci poi al folto pubblico accorso ad ascoltarlo alle Terme dei Papi ha sostenuto di aver dedicato diversi passaggi del suo libro alle “storture” che oggi rendono il mondo «al contrario», essendo stati smarriti i valori fondanti della società occidentale: «Patria, sacrificio, gavetta e merito».
Gli è stato chiesto cosane pensava delle problematiche che gli italiani hanno dovuto subire con la “pandemia” e il Generale ha sottolineato: “Nel libro non parlo della situazione pandemica nè dei vaccini perchè sono incompetente della materia. Io sono liberista e l’obbligo vaccinale lo tollero male, ma mi sono sottoposto a quattro vaccini. Gli è stato chiesto se la lettura del libro la si può consigliare a degli studenti. Vannacci ha risposto : si

“Il libro può essere letto –  anche dai ragazzi di quinta superiore come successo a Francavilla Fontana, perchè stimola il pensiero critico e la conoscenza civica.
“La mia è stata ha detto il Generale una semplice idea –   nata nel gennaio 2023. Ho scritto il primo capitolo riferendomi al Buonsenso. Poi ho scritto il secondo capitolo sull’ambientalismo. Il terzo, riguardante l’energia, Dopo ho scritto altri capitoli sui paradossi della società.  Mi sono occupato di altri settori.” Sulle accuse di omofobia, ha precisato:” Io non sono contro l’omosessualità ma contro l’ostentazione di essa.
L’ omosessualità è una minoranza rispetto alla “normalità”, alla norma. Il matrimonio omosessuale non ha nulla di strano, se celebrato in maniera discreta, come normali nozze eterosessuali. Ognuno, in Occidente,  può fare ciò che vuole, ma si devono conseguentemente accettare le critiche. L’omosessualità è sempre esistita, ma è l’ostentazione di essa che è criticabile.”
Il Generale, il 9 agosto 2023, ha pubblicato su Amazon il suo libro. “Perchè Amazon? – perchè gli è stato chiesto su Amazon  – Non mi sono rivolto a un editore,  perchè non è facile pubblicare. Pensavo di vendere 300 copie del libro.Visto il successo della prima edizione ho dato lapossibilità ad un editore di pubblicare la seconda edizione. Sono stato contattato anche da un altro importante editore,ma ormai avevo dato la mia parola, la parola di un militare”.


Sul confronto con il ministro della Difesa Crossetto il Generale ha affermato:”Io ho chiesto rapporto al Ministro per spiegare le mie ragioni. Ciò che ci siamo detti lo sappiamo solo io e il Ministro: c’è stata una sincera e ruvida conversazione fra me e lui. Mi sono sentito tutelato. Non sono stato destituito, ma avvicendato. L’inchiesta  sommaria aperta è un esame oggettivo ed è garanzia di tutela, legalità e giustizia nei miei confronti.  A mio carico attualmente non c’è nessun provvedimento disciplinare. Nei prossimi giorni mi sarà dato un nuovo incarico.”
Sull’immigrazione, ha ironizzato :’Non credo alla fatalità dell’immigrazione.”


Il generale Vannacci è stato accolto da uno scrosciante applauso al suo ingresso nella sala conferenze delle Terme, completamente gremita. Michel Dessy , giornalista Mediaset, ha moderato, in modo attento e anche talvolta spiritoso, l’incontro. Il Generale ha risposto con precisione e chiarezza alle domande poste. In particolare ha sottolineato: “Qualsiasi cosa illegale, a prescindere dalle idee politiche, sociali e religiose, va perseguita. Noi proveniamo da una cultura romana e siamo arrivati a quello che siamo grazie al tempo, alle tradizioni, alla cultura. La nostra società non potrà mai essere un agglomerato che, pur includendo, non rappresenterà nessuno”.
Il Generale si è soffermato anche sulla cosiddetta “dittatura delle minoranze”, la prevaricazione sulla maggioranza operata da alcune minoranze. “Nel mio libro, invece, parlo anche di cristianità perchè è tradizione, civiltà, cultura. Parlo di patria”.

Nel libro Vannacci manifesta dunque  il proprio dissenso nei confronti del «pensiero unico» e al «politicamente corretto» che restituiscono agli italiani una certa «inadeguatezza» rispetto alla società attuale.
. Sicuramente si continuerà a parlare per molto tempo del fenomeno “Il mondo al contrario” che ha stravolto i canoni della attività editoriale. Vannacci al termine della chiacchierata si è volentieri messo a dispisizione per la classica “firma copy” che non prevedeva fosse così lunga e paziente, un’altra soddisfazione che la Tuscia gli ha donato

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