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Tarquinia, i cavalli abbattuti finiscono in tribunale

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TARQUINIA – L’abbattimento di quattro cavalli che, avvenuto nei giorni scorsi nel territorio comunale di Tarquinia, è diventato un caso giuridico con una serie di querele che il sindaco Alessandro Giulivi, per mezzo del suo legale avv. Paolo Pirani ha già presentate gli organi di Polizia. E’ opportuno fare una piccolo ricordo dei fatti.

Nei giorni scorsi ben quattro cavalli, allo stato libero, si aggiravano nei dintorni della sede stradale di importanti arterie ad alta frequentazione, come lo svincolo della superstrada prima di Monteromano e nelle immediate vicinanze dell’Aurelia.

Il sindaco Giulivi, dopo averne avuta la dovuta segnalazione da parte del Corpo Forestale dei Carabinieri, e da parte della Asl, Servizio Veterinario di Viterbo, in conformità alle norme sulla prevenzione al fine di evitare possibili incidenti, che gli animali avrebbero causato, una volta invasa la sede stradale, ed al fine di salvaguardare sia il regolare svolgimento del traffico che l’incolumità dei conducenti, con sollecitudine, s’interessava al problema e soprattutto alla sua positiva soluzione, dispiegando subito una ingente quantitativo di personale delle Forze dell’Ordine per trattenere gli animali in un campo lontano dalla arterie stradali .

Il primo cittadino, in questo contesto, ottemperando ai consigli della Asl, suggeriti nel documento inviatogli per PEC, prescrivendo la cattura e/o abbattimento dei cavalli, interpellava il dott. Marco Porroni ed il dirigente dott. Ferrarini del Servizio Asl di Viterbo, come legge esige, emetteva specifica ordinanza, disponendo la cattura degli animali con ogni mezzo ed il loro trasferimento in luogo sicuro. Qualora la cattura non fosse stata possibile, si poteva procedere all’abbattimento.

Dopo vari interventi fatti da uno specialista veterinario, su indicazioni della Asl di Viterbo, tentava la narcosi a distanza ed altri metodi legali, senza raggiungere alcun risultato per cui si è reso necessario l’abbattimento avvenuto per mano di esperti e qualificati veterinari, sotto il controllo costante del Corpo Forestale dei Carabinieri.

Da parte di varie Associazioni animaliste, ambientalisti e non, sono stati assunti comportamenti indesiderati ed giustificabili, contro il sindaco e di suoi famigliari fino alla minaccia di morte, cosicchè il sindaco Giulivi, si è trovato nella condizione di esporre querela.

Pietro Brigliozzi

Diego Giomini
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