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Domani il Personale Ispettivo e Amministrativo dell’Ispettorato del Lavoro di Viterbo è in agitazione con assemblee

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Le sigle sindacali FP CGIL, CSIL FP, UILPA, FLP, CONFINTESA, UNSA, USB, hanno indetto per il 4 marzo 2022 una assemblea nazionale per l’intera giornata (di fronte al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – sede di Via Veneto, 56 – ROMA) per discutere dell’esclusione del personale di INL e ANPAL dall’adeguamento dell’indennità di Amministrazione.

Il Personale Ispettivo e Amministrativo dell’Ispettorato del Lavoro di Viterbo, a livello territoriale, ha proclamato lo stato di agitazione con assemblee del personale a cadenza quotidiana e ha stabilito di aderire contestualmente all’iniziativa nazionale con un presidio della durata di un’ora, dalle 10:00 alle 11:00, nel cortile interno antistante la sede ITL di Viterbo in Via Sabotino n.1/3.

«La protesta – si legge in una nota del Personale ITL Viterbo – è dettata da anni di esponenziale incremento delle competenze, da ultimo in materia di sicurezza, e contestuale depauperamento delle risorse umane dovute al blocco del turnover in attesa delle nuove assunzioni previste solo per il personale del ruolo ispettivo e ignorando la carenza del personale amministrativo che supporta significativamente tutti i servizi correlati.

Nell’ultimo rinnovo contrattuale, che ancora deve entrare in vigore, è stata riconosciuta la perequazione dell’indennità di amministrazione ai dipendenti del Ministero del Lavoro e non al personale INL, a cui si applica il medesimo CCNL.

Ciò a fronte dell’impegno di tutto il personale che non è venuto meno neppure nel periodo della pandemia assicurando il controllo del territorio in materia di sicurezza e nel contrasto al lavoro nero, al caporalato, all’indebita percezione di misure di sostegno al reddito (es. reddito di cittadinanza) investiti anche del controllo delle disposizioni Covid nei luoghi di lavoro oltre a  garantire tutti i servizi all’utenza sia in presenza che da remoto (es. conciliazioni monocratiche, evasione delle richieste di intervento, maternità, autorizzazioni alla videosorveglianza ecc.).

Si pone all’attenzione dell’opinione pubblica che, di fatto, viene meno la tutela di chi tutela i lavoratori e le imprese».

 

 

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