“Non voglio fare il leader, resto militante”, così la sorella della Premier nel suo primo comizio. “La Tuscia avrà un candidato alle Europee” ha aggiunto la Meloni.
Dribbla giornalisti e fotografi. Quando viene presentata la platea le riserva l’applauso più fragoroso.
Arianna Meloni sceglie Viterbo, uno dei fortini elettorali di Fratelli d’Italia, 40% alle politiche, per quello che è di fatto il suo primo comizio elettorale ufficiale. Solo posti in piedi in sala.
“Non sono qui per sostituire il Presidente del Consiglio, non voglio fare la leader di partito”, chiarisce subito la responsabile della segreteria politica, ribadendo la sua predilezione per il lavoro dietro le quinte. “Resto soprattutto una militante”, dice. Rivendica i risultati del Governo, poi passa a quella che definisce la battaglia delle battaglie, le Europee, dove portare il modello italiano. L’incontro, del resto, si intitola “L’Italia cambia l’Europa”.
“L’Ue che vogliamo è quella dei popoli e della nazioni, capace di difendere i propri confini, capace di dotarsi di una sua strategia industriale che garantisca indipendenza, lavoro e sviluppo”, uno dei passaggi salienti del discorso della dirigente di Fratelli d’Italia.
Poi ai viterbesi promette un posto in lista per un candidato del territorio, quanto alla sua partecipazione alla tornata per l’Europarlamento, Meloni senior spegne ogni voce: “Non mi candido”, dice lasciando Viterbo direzione Tarquinia per un altro appuntamento da tutto esaurito.
