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Nuova sede per la UIL Viterbo

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La UIL, dopo 32 anni di residenza in Corso Italia, cambia casa e si trasferisce in Via Cardarelli al civico 22. L’inaugurazione della nuova sede  è avvenuta alla presenza del segretario nazionale Pier Paolo Bombardieri. Il segretario di Viterbo, Giancarlo Turchetti, ha spiegato i motivi per i quali si è reso necessario il cambio di sede.

“Non è stato facile cambiare casa dopo 32 anni, ma è stato purtroppo necessario. Stare al Corso non era più possibile per varie ragioni”. Presenti alla conferenza e all’inaugurazione, fra gli altri, l’assessore Elena Angiani in rappresentanza della Sindaca, il segretario generale della UIL del Lazio Alberto Civica, i segretari generali di Federlazio, Coldiretti, Camera di Commercio e rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

Bombardieri ha detto: “Il Governo non sempre dà risposte adeguate alla soluzione dei problemi del Paese. Ad esempio sembra quasi che ci sia un’assuefazione agli incidenti mortali sul lavoro. Tutti i giorni ci sono tre decessi sul lavoro e ciò implica che ognuno di noi deve fare qualcosa in più. Le aziende che violano le norme sulla sicurezza non devono partecipare ai bandi della pubblica amministrazione, così come le aziende al di sotto dei 15 dipendenti devono avere un rappresentante”. Turchetti ha ricordato che la UIL in questo momento è la voce sindacale più forte nel portare avanti i diritti dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. “Due anni fa è partita la nostra campagna contro le morti bianche che va avanti ancora oggi; il Presidente della Repubblica la richiama costantemente. Abbiamo le idee più chiare rispetto allo scenario sindacale nazionale, noi valutiamo il merito”.

Pier Paolo Bombardieri gli ha fatto eco asserendo che “l’apertura di una nuova sede è motivo di soddisfazione per il sindacato per la  rappresentatività sul territorio e avere una sede che permetta un rapporto diretto coi lavoratori è una cosa importante. La sede collocata in modo raggiungibile è un invito  nei confronti di chi ha bisogno del sindacato. Viterbo, come tutte province, rappresenta per noi un punto di forza, i nostri delegati lavorano duro e la tendenza a concentrare l’attenzione verso le metropoli porta la politica a trascurare le periferie e le province. Noi UIL vogliamo richiamare tutti a porre attenzione su questi temi, i viterbesi pagano molto duramente la crisi e noi speriamo in interventi risolutivi. Si è parlato dunque di sicurezza sul lavoro, di salario minimo, di tassazione. La UIL ha  anche presentato una proposta per rendere obbligatoria, all’interno delle piccole aziende sotto i 12 dipendenti, la figura del rappresentante per la sicurezza”.

“Serve una legislazione – ha proseguito Bombardieri – che stabilisca che c’è un salario sotto il quale non si può scendere. È necessario perseguire una strada riformista per rafforzare i contratti e rispondere alle istanze del lavoro povero. Purtroppo questo dibattito è inquinato dalla propaganda, noi invece vogliamo entrare nel merito delle questioni. Redistribuire la ricchezza prodotta deve essere l’obiettivo di ogni sindacato, in questi ultimi anni gli utili sono cresciuti tantissimo e, da noi, 8 milioni di lavoratori hanno un contratto scaduto, 3 milioni  e mezzo sono impiegati nel pubblico impiego e il resto nel commercio e in altri settori”.

L’assessore Angiani ha detto: “Ci dispiace che siate andati via dal centro storico che l’attuale amministrazione sta con tutti i mezzi tentando di rilanciare. Mi auguro che la collaborazione fra Comune e i sindacati possa portare benefici ai cittadini e salvaguardarne la sicurezza. Il sindacato ha il contatto con le persone e con i territori e ritengo che la UIL faccia sentire la sua voce in tema di sicurezza e verso un adeguamento fiscale e retributivo più consono alle esigenze dei lavoratori”.

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