VITERBO – Il trasporto della Macchina di Santa Rosa tra le strade del centro storico è terminato con un clamoroso successo. Gloria, la macchina progettata da Raffaele Ascensi, è stata “portata” dai Facchini del Sodalizio in maniera perfetta, le girate sono state meravigliose, il Capo Facchino Rossi ha anche dovuto richiamare i suoi uomini e rallentare perché erano talmente entusiasti che stavano per “volare”, sembrava che stessero trasportando una piuma.
La “Macchina”, alta circa trenta metri, dal peso di cinquanta quintali, è stata portata portata a spalla dai facchini tra due ali di folla; con una partecipazione incredibile i viterbesi hanno salutato Santa Rosa cantando e applaudendo. L’emozione del Vescovo Orazio Francesco Piazza era evidente dall’espressione dei suoi occhi quando il capo facchino Rossi, a San Sisto, ha ordinato il sollevate e fermi.
L’alto prelato non ha voluto perdere neanche un momento del percorso che ha definito incredibile che solo la fede, la volontà e la forza dei facchini poteva farlo.
Prima della partenza Rossi ha abbracciato i nuovi “ciuffi” augurando loro un buon trasporto. In piazza Verdi, prima del difficile tratto in salita, sono state modificate le posizioni dei facchini e delle spallette per tenere in equilibrio i circa trenta metri della struttura, poi dopo l’ordine ai tiratori delle corde, Gloria è letteralmente volata verso il santuario facendo commuove il pubblico presente.
Il tradizionale appuntamento che si rinnova, un evento unico al mondo, ha avuto tantissimi ospiti, ha suscitato anche l’interesse dell’Enit i cui funzionari erano presenti al trasporto constatando il legame unico e dissolubile con i viterbesi.
Il culto di Santa Rosa è molto sentito anche in SudAmerica: tra il pubblico erano presenti rappresentanti di Colombia, Messico, Perù e Costa Rica.
