Sul palcoscenico delle Antiche Terme di Ferento in scena uno spettacolo d’intrattenimento piacevole e divertente, adatto a tutta la famiglia, e in particolare a chi ha voluto unire alla semplice risata la visione di un attore eccezionale, degno dell’antica tradizione partenopea come Rino Di Martino (regia di Antonello De Rosa costumi di Giusi Giustino trucco di Vincenzo Cucchiara, una produzione Teatro di Tato Russo).
“Le tre verità di Cesira” di Manlio Santanelli è un monologo comico nel quale la protagonista – una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli – racconta ad uso e consumo di un supposto cameraman di tre canali televisivi con la richiesta di spiegare la presenza dei baffi sul volto di una donna. Cesira, la popolana partenopea, discendente da una famiglia di “acquaiuoli”, ossia gestori di chioschi che vendono bibite, nell’età dello sviluppo assiste inerme alla crescita, sul suo labbro superiore, di un paio di baffi degni di un ufficiale dell’esercito borbonico. Quindi la comparsa per incanto, davanti alla sua bancarella di un signore con in mano una telecamera che afferma di dover effettuare un servizio per tre canali televisivi, sollecitata la vanità di Cesira, esemplare unico e irripetibile. Alla fine, presa confidenza con lo pseudo giornalista, Cesira svelerà non una, ma ben tre verità (tre per quanti sono i canali della TV di Stato), tre possibili spiegazioni sull’esistenza dei sui baffi. Inizia così la narrazione di tre incredibili racconti.
Cesira, per far comprendere meglio il problema dei baffi, prenderà alla larga l’argomento parlando di fede, di inquinamento, dell’“aiuto” che i marocchini diedero alla liberazione nella primavera del ‘44, alla pigrizia di uomini sempre più bambini.
“Le tre verità di Cesira”, opera scritta da Manlio Santanelli, è nata nel 1986 come rappresentazione teatrale a domicilio con un intrinseco piacere della comunicazione diretta tra attore e spettatore, quindi il teatro direttamente in casa della gente. Con pochissimi elementi scenici due tavoli due sedie e le capacità attoriali di uno straordinario Di Martino hanno fatto divertire il pubblico del pomeridiano di Ferento.
È proprio la scelta di affidare a lui un ruolo prima riservato solamente a donne, la novità di questa produzione. Con Cesira, Manlio Santanelli sembra aver creato un personaggio di ambigua estrazione ma non è così. Di Martino infatti mette in scena e fa comprendere al pubblico tre diverse verità, dando rappresentazioni diverse di sé stesso in tre punti diversi del palcoscenico.
