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Magia e cartomanzia: quali sono le differenze e cosa รจ legale in Italia

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In questo articolo si presentano le principali differenze fra magia e cartomanzia e si fa chiarezza su cosa è effettivamente legale in Italia.

La magia e la cartomanzia nel mondo occidentale

L’universo esoterico affascina da sempre le comunità di tutto il mondo e anche ai più scettici sarà capitato di essere protagonisti di alcuni eventi che, almeno in apparenza, non possono essere spiegati facendo ricorso alla razionalità o alla scienza. Nel mondo occidentale, alla magia non si riconosce alcun potere nel determinare gli eventi, ma se guardiamo oltre la nostra piccola realtà ci accorgeremo che non è così dappertutto. Sono ancora numerose le comunità umane fondate su credenze magiche, nelle quali è diffuso e accettato l’utilizzo di veri e propri strumenti e incantesimi ritenuti in grado di deviare il corso delle cose. La cartomanzia, invece, è già qualcosa di più conosciuto e diffuso nelle comunità dell’Occidente, ma anche su questo tema c’è molta confusione: uno degli errori più comuni, infatti, è considerarla alla stregua della magia, quando invece si tratta di due realtà divergenti e per qualche aspetto opposte.

La magia

La letteratura sull’argomento è sterminata e sono vari e molteplici i modi in cui il concetto di magia è stato declinato nel tempo. Questo ha avuto anche connotazioni fortemente negative: alcuni dei più grandi filosofi della storia greca e romana, fra cui Platone, criticavano i sacerdoti mendicanti e i maghi che approfittavano dell’ingenuità dei cittadini e della totale mancanza di controlli delle autorità religiose e civili. Con l’avvento del cristianesimo, si iniziò a predicare l’assoluta sottomissione alla legge divina; di conseguenza agli esseri umani non era concesso controllare la realtà e coloro che si dichiaravano in possesso di poteri magici erano tendenzialmente mal visti. Ad oggi, nei luoghi in cui sono ancora diffuse queste pratiche, la fiducia nella magia nasce dall’idea che esistano delle forze spirituali capaci di essere risvegliate attraverso un intervento concreto sulla realtà, che può avvenire attraverso una parola, un gesto o l’utilizzo di strumenti magici. Una delle differenze più importanti è quella tra magia bianca e magia nera, che in estrema sintesi consiste nella differenza tra le pratiche magiche dai fini onesti e quelle che nascono  dall’egoismo e dalla brama di potere.

Gli oggetti magici

Gli strumenti usati più frequentemente nelle pratiche magiche sono gli amuleti e i talismani. Gli amuleti sono dei piccoli oggetti, solitamente semplici e provenienti dal mondo naturale (pietre, conchiglie), la cui funzione è quella di proteggere: vengono portati per difendersi dagli avvenimenti negativi attraverso flussi di energia in grado di respingere il pericolo. I talismani, invece, non hanno tanto un ruolo protettivo quanto attivo: vengono utilizzati per attrarre la fortuna e far convergere su chi lo porta sequenze di energie positive. Rispetto all’amuleto, possono essere oggetti più elaborati e personalizzati.

La cartomanzia

La cartomanzia è un metodo di divinazione dalle origini antichissime, che consiste nella consultazione di diversi tipi di carte, come le sibille, i tarocchi o le carte napoletane. Si potrebbe quindi già individuare una prima differenza con la magia, perché in questo caso il campo d’azione è limitato alle carte e non vengono sfruttati oggetti di altro tipo. Chi legge le carte elabora delle sentenze sulla base della domanda espressa dal consultante e della carta estratta. L’obiettivo può essere sia predire eventi futuri, sia interpretare avvenimenti e situazioni che si stanno verificando nel presente. Il principio fondamentale che anima la cartomanzia è che dentro ogni individuo esistano le risposte sulla propria esistenza, che talvolta faticano ad emergere e richiedono l’ausilio di un cartomante. Questa pratica divinatoria, dunque, si serve del concetto di inconscio per riferirsi a tutto ciò che rimane sommerso dentro di noi e che la lettura delle carte può aiutarci a tirar fuori per migliorare la nostra esistenza e fare scelte consapevoli. In quest’ottica, la cartomanzia mette l’individuo al centro del discorso, laddove nelle pratiche magiche il focus è spesso spostato, come abbiamo visto, sugli oggetti magici in grado di alterare il corso naturale delle cose. Ecco perché il rapporto che si instaura fra il cartomante e chi richiede il consulto è fortemente empatico. Diventa allora fondamentale affidarsi esclusivamente a cartomanti con esperienza e servizi in grado di offrire le dovute garanzie, al fine di trovare persone con la sensibilità adatta per mettere il consultante a proprio agio e comprenderne i timori.

La legislazione in Italia

La legge italiana vieta espressamente il mestiere di ciarlatano, ma cosa significa nel concreto? È stata una recente sentenza del Consiglio di Stato a fare chiarezza. La cartomanzia è legale e può essere praticata senza problemi nella misura in cui il mestiere non venga praticato presentandolo come uno strumento infallibile per la preveggenza del futuro. In altri termini, esercitare il mestiere di cartomante è consentito se le modalità di offerta del servizio sono trasparenti e oneste. Per quanto riguarda la magia, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza è chiaro nel vietare ogni attività diretta a speculare sulla credulità altrui, millantando capacità miracolose: anche in questo caso, è ragionevole credere che si possano offrire delle pratiche magiche senza presentarle come un mezzo in grado di indirizzare realmente il corso delle cose. D’altronde, un chiarimento delle istituzioni riguardo la legislazione in vigore si è reso necessario in risposta alla significativa diffusione delle attività di cartomanzia, mentre le pratiche magiche, almeno in Italia, sono prerogativa di una nicchia.

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