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Come affrontare un trekking? I consigli degli esperti

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Ogni tanto prendersi una pausa dalla vita caotica fa bene a se stessi, perché permette di rallentare i ritmi frenetici a cui tutti dobbiamo sottostare ogni giorno. La confusione in cui siamo immersi è quasi perenne dato che, sin dal traffico mattutino per recarsi sul posto di lavoro ai compiti da svolgere in breve tempo, siamo sempre in uno stato di continuo stress.

Per poter rilassare il proprio corpo e la propria mente, una delle attività migliori da poter svolgere è quella dell’escursionismo o – per dirla in termini inglesi – trekking/hiking (la differenza, come vedremo, risiede nella durata e nella tipologia di avventura).

Allontanarsi dal caos della città e soprattutto dall’aria talvolta insalubre dei centri abitati, per dirigersi verso località collinari o di montagna, è la scelta che permette di rallentare i ritmi e renderci un po’ più sani e tranquilli. Ma prima di lanciarsi verso nuove avventure, è giusto prendere in considerazione alcuni accorgimenti per non essere impreparati.

Trattandosi di una attività che prevede lunghe camminate, sicuramente il primo consiglio su cui gli esperti pongono particolare attenzione è quello della scelta delle scarpe. Dovendo affrontare continui saliscendi, passando da terreni scivolosi e pozzanghere a sassi e pietre è giusto scegliere il corretto paio di scarpe e calze, che rispettino le caratteristiche più affini al tipo di percorso da affrontare.

In secondo luogo bisogna fare attenzione anche alla selezione del resto dell’abbigliamento. In base alla quota da raggiungere, ci si può vestire più o meno pesantemente. L’avviso degli esperti è quello di vestirsi a strati, in modo tale da poter togliere o mettere i capi in base alla temperatura, o alla presenza di pioggia e vento. In più sarebbe meglio preferire capi tecnici piuttosto che quelli tradizionali.

Per poter riporre i vestiti di troppo e portarsi dietro l’occorrente, serve anche uno zaino adatto per le escursioni. Ne esistono di diversi tipi e la loro grandezza è dettata dalla durata del percorso e quindi dagli oggetti indispensabili. Da alcune decine di litri per gli hiking – le gite che durano una singola giornata – o anche da 50 e più litri per i trekking – le uscite che comprendono anche soste notturne.

All’interno dello zaino, gli esperti invitano a inserire acqua abbondante per evitare la disidratazione, cibo e dei kit di primo soccorso che possono sempre tornare utili, specialmente in sentieri lontani dai centri abitati.

Lungo i percorsi è facile imbattersi nelle aree ristoro e, per i più avvezzi, la soluzione migliore resta quella del fornello da campo per scaldare i cibi già pronti. Questa però non è la soluzione più ecologica.

Una valida alternativa è quella delle batterie alimentate dall’energia solare. https://it.ecoflow.com/ mette a disposizione dei propri clienti diverse soluzioni leggere e facili da trasportare per poter avere sempre con sé grandi quantità di energia pulita.

Anche in questo caso le soluzioni a disposizioni variano a seconda dei tipi di uso, che siano di pochi watt – generabili grazie ai pannelli solari flessibili – a usi intensivi che possono richiede gli sforzi che apparecchi più grandi possono soddisfare. Per ulteriori informazioni sui generatori solari EcoFlow potete sfogliare la vasta gamma di prodotti a disposizione.

Sicuramente i generatori solari sono la soluzione più adatta nel caso in cui si stia per affrontare un trekking della durata di più giorni – e magari in compagnia di un grande gruppo di amici –, in cui si starà dunque lontani per più tempo dalla “civiltà”. E la nostra costante necessità di energia per la ricarica degli apparecchi elettronici può richiedere grandi quantità di corrente, rendendo questo prodotto la scelta migliore per l’occasione.

Tra gli altri accorgimenti da prendere in considerazione prima di una partenza per un’esperienza simile è quella relativa al meteo. Dovendo camminare per ore lungo i sentieri, talvolta impervi, restando all’aria aperta per una o più giornate intere, è una decisione saggia quella di controllare le previsioni.

Nel caso la pioggia o la neve fossero dietro l’angolo allora sarà meglio rinviare la propria avventura per non rovinarsi l’esperienza a causa del maltempo; e inoltre per non rimanere a secco di energia elettrica data la mancanza di sole che possa ricaricare le batterie dei generatori solari.

Se invece le precipitazioni dovessero essere brevi, allora controllare le app meteo sarà saggio per pianificare le pause utili a recuperare le forze in vista del tratto successivo.

Gli esperti di escursionismo pongono particolare attenzione anche sulla questione sicurezza. In particolare sul rendere noto ad amici o familiari il proprio itinerario, in modo tale da poter essere rintracciabili nel caso in cui dovessero esserci imprevisti. Questo consiglio è forse uno dei primi da tenere in considerazione se si avesse intenzione di affrontare il percorso in solitaria.

In aggiunta è una scelta accurata quella di avere con sé un secondo dispositivo, da mantenere sempre carico, per poter chiamare i soccorsi in caso di necessità, o nell’evenienza in cui il nostro telefono principale si rompesse o perdesse.

Tra gli altri punti posti sotto attenzione dagli esperti c’è quello di informarsi sempre sui percorsi che si vogliono affrontare. Esistono diverse difficoltà, da quelli riservati ai turisti e quindi abbastanza facili, ai tragitti per escursionisti alle prime armi, fino a quelli per i più pratici e addirittura quelli che richiedono attrezzature aggiuntive per poter essere praticati.

Non bisogna mai affrontare qualcosa fuori dalla propria portata sia per non rovinarsi questo momento di tranquillità, sia per non tornare a casa con qualche acciacco di troppo.

Tra gli ultimi consigli – anche se in questo caso sono più che altro da considerare come obblighi – c’è quello di rispettare l’ambiente. Dato che porteremo con noi carta e plastica di cibi e bevande, è giusto non disperderli in natura per non inquinare un posto incontaminato, evitando di renderlo inquinato come la città da cui siamo “fuggiti”.

L’ultimo avviso è quello di non correre e procedere con calma. Se si intraprende un’avventura del genere è perché l’obiettivo è quello di immergersi nella natura e di scappare dalla frenesia di tutti i giorni. Andare di fretta non ci farà vincere un premio e tantomeno ci permetterà di rallentare i nostri ritmi.

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