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I.C. Canevari mette in scena una rappresentazione per difendere legalità e giustizia

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Assodato che la pratica del teatro è un’attività formativa fondamentale poiché tende a educare gli alunni alla comunicazione, alla socializzazione e all’apprendimento delle competenze riguardanti l’ambito artistico, storico, linguistico, geografico; ma che anche educa all’accoglienza, alla collaborazione, alla condivisione. Considerato che la pratica del teatro merita di essere un momento didattico importantissimo, multimediale, polivalente. E accertato da sociologi e analisti del settore che l’arte teatrale stimola infatti la fantasia dei piccoli, ma li apre anche alla diversità, sviluppa la loro empatia, e una migliore percezione del loro corpo nello spazio. Il giovane dirigente dell’I.C. Canevari Paolo Fatiganti ha voluto che una classe del suo istituto mettesse in scena ieri  18 maggio nell’anniversario della nascita di Giovanni Falcone, una rappresentazione teatrale dedicata al giudice ucciso e a tutti coloro che sono morti per difendere la giustizia e la legalità nel teatro della scuola affollato dalla presenza di un pubblico folto attento e interessato alla recita.

Foto G De Zanet Recita Olimpo5

Quindi la classe IV B e le loro insegnanti hanno voluto rendere omaggio al giudice scomparso a seguito di un attentato mafioso. La recita, interamente ideata e scritta dall’insegnante Anna Maria Stefanini, è stata  ambientata sul monte Olimpo. Gli dei, dopo tanto tempo, si affacciano dal monte per vedere come è diventato il mondo odierno e cosa fanno gli uomini sulla Terra e rimangono inorriditi: scoprono  traffico, odio, violenza, guerra, mafia, inquinamento. Dopo tanto tempo trascorso dalla civiltà greca, gli uomini non hanno imparato ancora niente.

La recita è stato un modo, fra momenti di serietà, e di esilaranti  battute e  divertenti  intramezzi interpretati in maniera fantastica dai ragazzi e le ragazze della IV B sottolineato da scroscianti applausi che ovviamente era composta da genitori, fratelli, nonni degli attori in erba che hanno fatto riflettere su ciò che l’umanità sta facendo. Sono stati ricordati i miti di Ade e Persefone, di Teseo e il minotauro, di Ercole e il Bullicame, di Pandora. I bambini hanno interpretato, in modo magistrale, dei e semidei. Hanno ballato, cantato, suonato, recitato poesie. Ma soprattutto la loro rappresentazione è stata un modo per festeggiare, in modo sentito e coinvolgente, il compleanno di Giovanni Falcone. Non sappiamo ciò che lui avrebbe fatto in questi 31 anni, se non fosse stato assassinato nel 1992, ma sappiamo perfettamente cosa  ha fatto e deve fare la società per continuare a portare avanti ciò che lui ha iniziato.

I ragazzi gli hanno preparato una torta, dei palloncini, dei cartelloni e una festa, al termine della quale, hanno lanciato verso il cielo oggi nuvoloso, un palloncino con scritto “Grazie dalla IV B”. La recita è a cornice del progetto “PretendiAmo legalità”, svolto in collaborazione con la Polizia di Stato.

Non sono mancati momenti di viterbesità in cui gli alunni si sono espressi in dialetto, nominando anche il cantante viterbese Mammo Rappo, che ha inviato i suoi saluti ai ragazzi. Diversi i rappresentanti delle Forze di Polizia delle forze Armate  e delle amministrazioni. Giancarlo Martinengo, consigliere comunale capogruppo del Movimento 2020 e con delega ai rapporti con le forze Armate, rappresentante della Sindaca Frontini impegnata in un problema amministrativo di importanza per la città, al termine della rappresentazione ha ringraziato in primis l’impegno dei bambini e delle bambine della IV B del Canevari per l’impegno profuso e per la partecipazione attiva nel rammentare a tutti un momento drammatico della vita della nazione ma che ha dato la dimensione che gli studenti che lui ha definito il “futuro” hanno fatto capire di aver compreso l’importanza del messaggio della loro recita.

Il prefetto Cananà  ha fatto giungere ai ragazzi il suo saluto come ha fatto in Generale Di Stasio comandante dell’AVES che non avendo la possibilità di partecipare in quanto impegnato per le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione ha inviato un suo rappresentante che ha rivolto ai ragazzi un sincero apprezzamento per la recita. 

“Gli uomini passano ma le idee restano. Continueranno a camminare sulla gambe di altri uomini” (Giovanni Falcone).

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