Nella ricorrenza liturgica del martirio dei Santi Valentino e Ilario, protomartiri viterbesi e compatroni della città, il Cardinale Angelo Comastri già Vicario del Papa per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano ha fatto visita a Viterbo celebrando l’Eucaristia nella Chiesa dei Santi Valentino e Ilario a loro dedicata.
Un momento fortemente voluto dalla Parrocchia insieme al Vescovo Lino Fumagalli per ricordare il Giubileo Parrocchiale a cinquant’anni esatti dalla sua fondazione e, che ha visto promuovere per il quartiere Villanova tanti momenti di aggregazione e momenti celebrativi.
Il Cardinale è stato accolto sul sagrato della Chiesa Parrocchiale – con l’inno pontificio eseguito dalla Banda Musicale di Soriano nel Cimino – dal Vescovo Lino Fumagalli, dal Sindaco della Città Giovanni Arena e dal Parroco don Emanuele Germani.
Al termine della Celebrazione Eucaristica concelebrata con alcuni sacerdoti fra cui il Vicario Generale e il Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini, è stata scoperta in fondo alla chiesa una lapide commemorativa dello speciale Anno Giubilare concesso da Papa Francesco alla Parrocchia per i 50 anni di fondazione.
L’azione liturgica è animata dalla Corale Polifonica Viterbese “Z.Scipioni” con il servizio liturgico del Seminario Diocesano e i post novizi dei frati cappuccini.
Terminata la celebrazione in Chiesa, il Cardinale insieme al Vescovo Lino e alle autorità e ai fedeli presenti, si sono spostati nel Centro Pastorale per l‘inaugurazione del teatro parrocchiale dedicato a San Giovanni Paolo II di cui il Cardinal Comastri per la circostanza è stata donata alla Parrocchia una speciale reliquia.
Il tutto si è concluso con una rappresentazione teatrale dedicata ai Santi Valentino e Ilario messa in scena da Piermaria Cecchini attore, autore e regista viterbese dall’opera “A sud di Dio”.
Il giorno 3 novembre, per speciale volontà del Santo Padre Francesco, a tutti coloro che si sono confessati e comunicati e alle solite circostanze previste dalla Chiesa, è stato concesso di lucrare l’indulgenza plenaria varcando la porta santa e pregando secondo le intenzioni del Santo Padre.
“Se siamo cristiani lo dobbiamo a loro”, si legge in un antico manoscritto. I Viterbesi e gli abitanti di Villanova questo attaccamento verso i Santi Valentino e Ilario l’hanno sempre sentito forte, grazie anche alla instancabile opera educativa di tanti sacerdoti che in questi cinquant’anni di vita della parrocchia hanno seminato, edificato e fatto crescere.
